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È un diciottenne piuttosto conosciuto nel quartiere la persona indagata per l'omicidio di Edoardo Sforna, il giovane freddato a colpi di pistola un mese fa a Morena, davanti alla pizzeria Jolly, dove lavorava come fattorino.

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N.,corrisponderebbe all'identikit del killer fatto dai testimoni dell'omicidio: biondino, basso di statura e magro. Il diciottenne sarebbe anche conosciuto dagli stessi amici di Dodo, che ieri hanno ricordato il ragazzo a 30 giorni dalla tragedia. Si sono ritrovati nel giardino dell'Istituto tecnico Lucio Lombardo Radice, la scuola che frequentava Dodo, per la cerimonia di messa in dimora di un albero di melograno, in memoria del ragazzo. Con loro c'erano anche i familiari e i genitori di Edoardo. «È stato un momento di grande sollievo per tutti noi - sono state le parole della mamma Marina - che ci fa sentire meno soli e ci aiuta in questo difficile percorso alla ricerca della verità che ci ha procurato finora anche tanta tensione». «Abbiamo vissuto una giornata che ha voluto proporre in maniera simbolica l'importanza della solidarietà, dell'unione e della giustizia - ha detto Alfonso D'Ippolito, uno dei promotori dell'iniziativa e insegnante di religione di Edoardo - Sarà una giornata che resterà nel patrimonio personale di tutti».

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