Lande, il Madoff dei Parioli, in sciopero della fame
Gianfranco Lande, in carcere dal 24 marzo scorso con l'accusa di essere l'ideatore e il promotore della maxi-truffa da oltre 300 milioni di euro compiuta ai danni di un migliaio di risparmiatori della Roma bene, ha cominciato da un paio di giorni lo sciopero della fame. Il consulente finanziario ha deciso di rifiutare il cibo che gli viene dato in cella per protestare contro l'ingiusta detenzione e per denunciare la violazione del diritto di difesa per l'impossibilità di prendere visione degli atti processuali che lo riguardano. L'iniziativa di Lande giunge a cinque giorni dall'inizio del processo in tribunale che lo vede unico imputato per il reato di associazione per delinquere finalizzata alla abusiva attività finanziaria e alla truffa e per quello di ostacolo all'esercizio delle autorità pubbliche di vigilanza. Gli altri consulenti finanziari, anche loro arrestati il 24 marzo e per i quali la procura aveva chiesto il giudizio immediato, hanno optato per i riti alternativi. Dovranno comparire il 10 ottobre davanti al gup. La convivente di Lande, Raffaella Raspi, ha chiesto di patteggiare una pena pari a 3 anni e 4 mesi di reclusione, suo fratello Andrea a 2 anni e 8 mesi, e Gian Piero Castellacci de Villanova a 2 anni e 10 mesi. Ha scelto, invece, l'abbreviato (che prevede lo sconto di pena pari a un terzo in caso di condanna) Roberto Torregiani, dopo che accusa e difesa non hanno trovato l'accordo per un patteggiamento a 3 anni e 8 mesi.