La Provincia mette all'asta i beni di famiglia
.L'immobile di piazza San Lorenzo in Lucina verrà messo all'asta per una base di 26.725.133,14 euro. Così come la sede del comando regionale dell'Arma di piazza del Popolo, valutato 44.900.000 euro. E la stessa fine faranno tutti gli altri immobili di pregio di proprietà della Provincia di Roma. La proposta di delibera per la loro alienazione mediante procedure a evidenza pubblica è pronta ed è stata portata in giunta ieri. A Palazzo Valentini c'erano però solo sette assessori e alcuni di loro non erano al corrente del testo presentato fuori sacco. Lo stesso presidente Zingaretti era assente in quanto impegnato con la Camusso a Porta Futuro. Morale: alcuni assessori hanno chiesto di prendere visione del testo, la cui approvazione è così slittata alla convocazione di domani. Ma il destino degli immobili della Provincia sembra segnato. L'ente resterà a Palazzo Valentini, attuale sede, ma tutti gli altri uffici si trasferiranno nella nuova sede unica dell'Eur al termine di un'operazione immobiliare che vede coinvolti anche Bnp Paribas Reim Sgr Spa e la Società Europarco. L'operazione di dismissione è stata avviata nel 2005 e dopo varie tappe si avvia alla conclusione. Gli immobili interessati sono dodici, divisi in tre categorie: immobili attualmente sede degli uffici della Provincia da trasferire nella sede unica (via di Villa Pamphili 84-100 per oltre 45 milioni di euro, via delle Tre Cannelle 1/b per circa 34,3 milioni, via Cavour 266 per 1,6 milioni); immobili di pregio locati a terzi (piazza San Lorenzo in Lucina e piazza del Popolo sede dei due comandi dell'Arma, ma anche i locali commerciali di piazza San Lorenzo in Lucina e di quelli in piazza del Popolo e sei appartamenti in via dei Prefetti 20-24 valutati oltre 26,6 milioni di euro); infine, immobili già utilizzati per attività di carattere sociale o culturale (via Musa 10, via Monte delle Capre 25 e via Luisa di Savoia 14). Il bellissimo palazzo in stile liberty in piazza Giuseppe Gioacchino Belli 11 invece, secondo la proposta di delibera, andrà a Bnp Paribas «in parziale permuta e a titolo di parziale pagamento del prezzo di compravendita» della nuova sede unica degli uffici provinciali. Gli introiti delle alienazioni saranno «destinati prioritariamente al finanziamento dell'acquisto» della nuova sede. Venerdì la proposta di delibera passerà in giunta. La parola poi spetterà al Consiglio provinciale che ha già approvato i precedenti passaggi normativi per la dismissione del patrimonio immobiliare.