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La Camusso scommette su Zingaretti

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Unanno fa, di questi tempi, Nicola Zingaretti si apprestava a volare a Barcellona per presentare Porta Futuro e aveva in mente solo la Provincia. Non parlava delle beghe interne al Pd regionale, rintuzzava garbatamente chiunque lo accostasse a oscure trame correntizie volte a districare la matassa laziale negando qualsiasi coinvolgimento. Oggi Zingaretti sembra cambiato. Da candidato sindaco in pectore, il presidente della Provincia ha subìto un'evoluzione. La dimostrazione arriva proprio da Porta Futuro (il primo centro in Italia che raccoglie in un unico luogo di 1800 metri quadrati i servizi dedicati al lavoro, all'orientamento e alla formazione grazie a un software che unifica i database del mercato del lavoro del territorio), inaugurata a Testaccio lo scorso 5 luglio. Ieri Zingaretti l'ha visitata insieme al segretario generale della Cgil Susanna Camusso. «Qui siamo di fronte al fatto - ha affermato la Camusso - che le Province hanno, con buona pace del ministro al Welfare, il compito per i centri dell'impiego e per accompagnare al lavoro i cittadini. Questo tema torna centrale nella scelta di dove si orientano le risorse della politica. Qui si chiamano le imprese alla scommessa, a portare il mercato del lavoro a delle regole ordinate e precise». Un'investitura bella e buona. Zingaretti spera così di giocare un ruolo da protagonista nello scacchiere nazionale del Pd, incassando l'investitura del sindacato storicamente vicino all'area ex Ds. Se a questo si aggiunge l'iniziativa politica di lanciare Enrico Gasbarra, della componente cattolico-popolare, alla segreteria del Pd Lazio la metamorfosi sembra bella e compiuta.Dan. Dim.

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