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Caccia al colpevole

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Èdai primi anni duemila che la linea A della metropolitana è sottoposta a continui interventi di «ammodernamento». In termini tecnici si chiamano «Amla» divisi per numeri a seconda della tratta e del periodo di riferimento. L'esigenza di mettere mano alla linea principale della metropolitana (progettata negli anni Trenta, i lavori iniziatono nel 1964 e si conclusero nel 1980) non fu più rinviabile dopo gli attentati alle Torri Gemelle nel settembre del 2011. Da allora è stato un susseguirsi di cantieri, in superificie e non, con notevoli disagi per la viabilità cittadina, non solo con carreggiate ingombrate da bandoni e mezzi di lavoro ma anche con orari di servizio della metropolitana ridotti. L'ultimo sacrificio per la costruzione dello snodo di San Giovanni con la linea C in agosto, quando una tratta della lina A è stata direttamente chiusa. Tutto normale? Affatto. Il violento temporale che l'altra notte si è abbattuto sulla Capitale per circa trenta minuti ha causato l'allagamento e la conseguente chiusura di bne sei stazioni della linea A. Un disagio enorme per migliaia di utenti che proprio nell'ora di punta (tra le 7 e le dieci) si sono ritrovati i cancelli sbarrati. Una delle tante domande che nascondo davvero spontanee è di come sia possibile che problemi di agibilità (vuoi per l'acqua, vuoi per l'elettricità) riguardino sempre la stessa tratta della metropolitana, vale a dire quella che va da Anagnina a San Giovanni, con particolare accanimento su alcune fermate, come Porta Furba, Lucio Sestio, Arco di Travertino. Eppure sono stati spesi decine di milioni di euro. Il fatto dell'altra notte è soltanto l'ennesima sventura di migliaia di utenti di quell'enorme quadrante di Roma sud. «È vero, i problemi ci sono ma non dipendono dall'Atac, la metropolitana funziona ed ha funzionato anche ieri mattina - sottolinea l'assessore capitolino alla Mobilità, Antonello Aurigemma - così come il piano sostitutivo con le navette è entrato in funzione dopo appena 15 minuti. È stato un evento eccezionale, mentre per quanto riguarda la sostituzione della cabina elettrica di Cinecittà che da tempo soffre criticità importanti e per questo ho già diffidato l'Acea nel garantirne il corretto funzionamento». E mentre l'opposizione gongola, si cerca di dare la colpa alle caditoie non adeguatamente pulite nei pressi delle stazioni. In proposito, l'assessore ai Lavori pubblici, Fabrizio Ghera precisa: «È ovvio che nel caso di precipitazioni eccezionali, molto concentrate, la rete di smaltimento di Roma è una rete storica e in alcuni casi non ce la fa. Molti degli allagamenti di questa notte sono avvenuti nelle aree municipali, nelle aree gestite da Atac e da altre attività». Sus. Nov.

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