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Scuole-porcile. Rivolta a Magliana

Il cartello di protesta

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Via della Magliana bloccata dagli attraversamenti-lumaca, per protestare contro l'assedio dei rom alle scuole del quartiere, occupate e trasformate in «scuole-porcile» durante l'estate. Ora le aule sono pulite. Ma l'assedio continua. Ieri mattina alle otto, quando la strada pullula di auto in entrata e uscita dalla Roma-Fiumicino e dalla rampa per l'Eur, i genitori e i nonni degli alunni dei bambini delle scuole Quartararo e Graziosi armati di cartelli di protesta hanno acceso i riflettori sull'assedio dei rom alle scuole e alle strade del quartiere. «Grazie a Dio le aule sono state ripulite - hanno raccontato - ma questi due importanti plessi con materne, elementari e medie sono frequentati da centinaia di bambini che devono ancora essere presi in braccio, quando varcano i cancelli della scuola, per non finire dentro gli escrementi dei nomadi fino al ginocchio». È un pugno nello stomaco, fa male solo a leggerlo. Ma è la realtà. «I rom non hanno rispetto di noi. Usano le strade come una latrina, anche i cancelli delle scuole» raccontano. «È una violenza - dice Giuseppina Renna - ma quando sono andata dal presidente del XV Municipio Gianni Paris (ieri presente e contestato, ndr) ci ha risposto che "è la loro cultura"». Un altro nonno racconta: «al mio nipotino che mi chiedeva spiegazioni ho dovuto mentire dicendo che era di un cane molto grosso». Ma non è colpa dei cani. «Al rientro nella scuola Graziosi, in via Greve, c'erano montagne di escrementi, abbiamo chiesto l'intervento di carabinieri, polizia e vigili urbani». L'assalto non risparmia i supermercati. «Il piazzale di Todis è pieno di furgoni sgangherati e il quartiere è un grande bivacco». «Rubano anche i tombini e le buche tappate con il telo diventano trappole». «Siamo stufi delle continue violenze - è la sintesi sui cartelli - amo la mia città, amo il mio quartiere, vogliamo vivere in pace». Fabio Ficosecco, capogruppo Pdl in Municipio ricorda «i recenti sgomberi» e chiede «leggi per espellere chi non accetta assistenza sociale del Comune e crea nuovi insediamenti». Lunedì sul caso Magliana si aprirà un tavolo con le istituzioni. Nel quartiere sono comparsi i volantini con la scritta in lingua romena: «targheti tiganilor», ovvero zingari nel mirino sotto il cerchio bianco e rosso del tiro al bersaglio. I genitori degli alunni di Quartararo e Graziosi, invece, avrebbero voluto la loro solidarietà. «A chi voleva integrarsi abbiamo chiesto di manifestare insieme a noi - racconta Luca - ci hanno risposto picche».

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