Novanta giorni per cambiare la manovra
Tre mesi. Il futuro di servizi e stabilità degli Enti locali, Roma in testa, è appeso a questo spazio temporale nel quale si studieranno alternative concrete ai tagli imposti dal governo. A spiegarlo è il sindaco Alemanno: «Ricordo che è stato varato un ordine del giorno, in sede di approvazione della manovra, che impegna il Governo a istituire una commissione congiunta Governo-enti locali e che è importantissima: ha 90 giorni di tempo per rivedere tutto l'assetto dei costi del rapporto tra enti locali e territorio. Da quest'organo può venire una risposta, una soluzione al problema dei tagli». Non tutto è perso dunque. Nell'attesa però si continua a protestare. Così la governatrice del Lazio, Renata Polverini annuncia che «il 23 settembre saremo a Perugia per lanciare un grido d'allarme sulle politiche sociali. I nostri assessorati sono al lavoro, insieme ai colleghi della Conferenza delle Regioni, per capire quanto le politiche sociali rischiano di essere penalizzate». Le manifestazioni per fare pressione su Governo e Parlamento affinché vengano ridotti sensibilmente i tagli previsti sono, anche per la Polverini un dovere, per questo alle critiche che alcuni esponenti del Pdl le rivolgono replica: «Ciascuno deve occuparsi delle materie per le quali è delegato. Noi rappresentiamo il territorio e dobbiamo dare delle risposte ai cittadini - chiarisce la governatrice - Se riteniamo che i servizi nella nostra Regione rischiano una forte penalizzazione abbiamo il dovere di mettere in campo tutte le iniziative, anche di protesta, per far sì che questo non accada». S.N.