Bambini costretti a pranzare alle 11,15

Ore 11.15, si pranza. Obbligatoriamente. Nella scuola dell'infanzia Giuseppe Mazzini, in via Volsinio (II Municipio), 250 bambini sono costretti a mangiare primo, secondo e contorno in un orario decisamente più consono alla seconda colazione. La decisione è stata presa dalla direttrice e dalla coordinatrice didattica dell'istituto comunale che, a inizio anno, hanno appeso un cartello in bacheca: «Organizzazione mensa 2011-12. Quest'anno i bambini della scuola dell'infanzia mangeranno alle ore 11,15». E subito si è scatenata la protesta dei genitori. Del resto, da quando è stata presa la decisione, i piccoli hanno gli orari completamente falsati. Mamme e papà raccontano: «Portiamo i nostri figli alla Mazzini alle 9. Quindi mezz'ora prima hanno fatto colazione. E solo due ore e un quarto più tardi devono pranzare. È una cosa fuori dal mondo». Anche perché, quando poi è realmente ora di pranzo i bambini hanno fame. Ma per mettere qualcosa sotto i denti dovranno aspettare le 16.30, ora in cui suona la campanella di uscita. «Non a caso - spiegano i genitori - arriviamo all'uscita con un panino in mano per sfamarli. E poi c'è un'altra questione: vogliamo dare ai nostri ragazzi una dieta sana e regolare ma così è impossibile. Anche perché, come si può immaginare, noi nel week end li mettiamo a tavola alle 13, non a metà mattinata». Alcuni hanno chiesto un incontro con la dirigenza della scuola per avere chiarimenti. Ancora nessuna risposta, se non la possibilità di partecipare a una riunione il 27 settembre. Ma la protesta monta e molti si stanno organizzando per anticipare i tempi e andare a parlare già la prossima settimana con gli insegnanti. L'obiettivo è tornare subito alla normalità.