Nel piano sicurezza della Capitale un ruolo anche ai vigilantes
"Mille occhi sulla città" è il nome del protocollo d'intesa firmato questa mattina in prefettura dal Comune di Roma, dal prefetto Giuseppe Pecoraro e da 20 istituti di vigilanza della provincia. Si tratta di una collaborazione sperimentale che vede Roma come città pilota. Il servizio si basa sulla collaborazione tra istituti di vigilanza provati e organi di Polizia per il monitoraggio delle situazioni di sicurezza pubblica. La collaborazione avviene tra le centrali operative degli istituti di vigilanza, a cui le singole guardie comunicheranno le notizie concernenti situazioni di rilievo per la sicurezza urbana assunte durante lo svolgimento del serviozio. Le centrali operative delle forze di Polizia dirameranno le segnalazioni di ricerca anche alle centrali degli istituti ampliando così il numero di operatori in grado di verificare le diverse situazioni. Linea dedicata alle segnalazioni dei vigilantes. «Il protocollo sottoscritto coinvolge gli istituti di vigilanza senza che vengano previsti, però, ruoli di polizia da parte dei vigilantes - ha detto il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano - I vigilantes avranno una linea dedicata alle loro segnalazioni e dall'altra parte chi riceve la segnalazione non avrà bisogno di verificarla quindi potrà intervenire in tempi brevi. È chiaro che esistono lacune in termini numerici nelle forze di Polizia a Roma. Però con questo protocollo non si chiede di colmare le lacune di organico ma di far sistemare meglio un sistema di sicurezza". Funzione anche sociale. "Nella firma di questo protocollo - ha aggiunto il prefetto Giuseppe Pecoraro - non vedo solo una finalità legata alla sicurezza delle persone ma anche una funzione sociale visto che le segnalazioni possono riguardare anche illuminazioni carenti o malori improvvisi di persone o ancora segnalare chi dorme in strada o in alloggi di fortuna. Insomma questa sua funzione sociale è un altro aspetto positivo di questo protocollo realizzato nell'interesse di Roma". "Siamo lieti che Roma si sia aggiunta alle altre città che hanno finora avviato il protocollo 'Mille occhi sulle città, uno strumento che contribuirà ad aumentare il livello di sicurezza della città e che sottolinea il ruolo sociale della vigilanza privata e la sua prerogativa di sicurezza sussidiaria e complementare", ha dichiarato Matteo Balestrero presidente dell’ASSIV, l’associazione delle imprese di vigilanza privata aderente a Confindustria. La guardie giurate attive nella provincia di Roma sono 6.732 (7.861 se si aggiungono i dipendenti da cooperative e consorzi), mentre le imprese autorizzate sono 72, delle quali 11 autorizzate da altre prefetture ad operare nella provincia di Roma in virtù delle nuove norme che disciplinano il settore. La provincia di Roma è quella dove vengono impiegate il maggior numero di guardie giurate in Italia, il 15,45% del dato nazionale (43.310), escluso cooperative e consorzi.