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Olgiata, Winston voleva vendere i gioielli della contessa

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Delitto dell'Olgiata, Alberica Filo della Torre e il domestico filippino Winston Manuel Reves

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La prova nel nastro mai tradotto. Poteva chiudersi forse già vent'anni fa, a poche settimane dall'omicidio, il giallo della uccisione di Alberica Filo Della Torre avvenuta il 10 luglio del 1991. Agli atti dell'inchiesta che vede accusato di omicidio volontario e rapina impropria Winston Manuel Reyes si è aggiunta, infatti, la trascrizione e traduzione di due intercettazioni telefoniche che risalgono al 12 e 13 settembre del '91: nelle conversazioni Winston e un connazionale parlano di come smerciare dei gioielli. In particolare il domestico chiede se il suo amico può metterlo in contatto con un ricettatore citando sia il collier sia l'anello. Secondo gli inquirenti si tratta dei preziosi scomparsi della villa della nobildonna e che sarebbero il movente del delitto. Le conversazioni erano rimaste negli archivi della Procura per tutti questi anni. È, intanto, fissata per lunedì 19 settembre la prima udienza del processo nei confronti del domestico filippino. L'uomo, che ha optato per il rito abbreviato, comparirà davanti al gup Massimo Di Lauro. All'epoca dei fatti, delle 14 bobine di intercettazioni relative a Winston svolte tra il luglio e il settembre del 1991, solo 5 furono trascritte e tradotte. Lo scorso anno, quando l'inchiesta fu riaperta, il pm Francesca Loy ha chiesto la trascrizione anche dei nastri mancanti. Da qui la scoperta delle intercettazioni che sembrano complicare ulteriormente, la posizione del filippino. Gli inquirenti, inoltre, sono anche riusciti a individuare il ricettatore che si occupa di rivendere i gioielli della contessa del valore di circa 80 milioni di vecchie lire. Si tratta di un altro filippino, con precedenti penali specifici, che anni fa è stato espulso dall'Italia e si troverebbe attualmente in patria.

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