La città proibita difende l'ingegnere
Ancora una volta il mondo di Facebook prende le difese di un indagato. Diversi i commenti sul profilo dell'ingegnere arrestato con l'accusa di aver ucciso una ragazza durante un gioco erotico e aver ferito la sua amica. "Un abbraccio sincero..." e "tvb. Un bacio". Queste le frasi scritte sulla sua bacheca del social network da alcune amiche di Soter Mulè, che l'altra sera ha legato con una corda le due ragazze. La solidarietà a un indagato è arrivata, infatti, anche nel caso dell'aggressione a Monti ai danni di Alberto Bonanni, ancora in coma per i colpi che gli sono stati inferti da un gruppo di ragazzi. Anche in quell'occasione alcuni internauti lasciarono messaggi di solidarietà, ma non al ferito, ma a chi era stato chiuso in carcere. Sul profilo di Facebook di Mulè anche diverse foto in bianco e nero: tra queste una della schiena di una donna sulla quale è premuto un ramo con i rovi, e molti ritratti erotico-soft. Soter Mulè ha curato anche il set fotografico di Pop Porn, il festival dell'arte erotica, nel 2010. Intanto l'ingegnere si trova in carcere con l'accusa di omicidio preterintenzionale per la morte della studentessa di 23 anni durante il gioco erotico giapponese chiamato Shibari: inizialmente l'uomo era accusato di omicidio volontario, reato poi derubricato. Una decisone che sarebbe stata presa dagli inquirenti perché le due ragazze, anche quella di 24 anni ricoverata all'ospedale S. Andrea, sarebbero state consenzienti. Stamattina il gip ascolterà nel carcere di Regina Coeli Soter Mulè per l'interrogatorio di convalida. "Paola era una bravissima ragazza, religiosa. Siamo ancora molto scossi". A parlare è uno zio di Paola Caputo, la vittima: il papà, attualmente pensionato, era un insegnante, la mamma, invece, una vicepreside. E ancora: "Non riusciamo a credere che possa essere finita in un giro del genere". Sarà inoltre al vaglio degli inquirenti il materiale acquisito dalle perquisizioni avvenute nella casa di Mulè. Non è escluso che alcune persone possano essere state fotografate o filmate durante giochi erotici dove la vita delle persone coinvolte era a rischio. Non si tratta degli "snuff movies", che implicano sempre la morte di un protagonista, ma di giochi erotici estremi dove il piacere si mescola al dolore.