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Caos a Talete e Russell Le classi scoppiano negli istituti trendy

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Ilproblema è trasversale e investe tutte i gradi, dalle elementari ai licei. Aule da 29, 30, 32 persone, in cui, come ammettono gli stessi presidi «si rischia di non lavorare bene». «Abbiamo prime sovraffollate oltre ogni limite umano - afferma il dirigente del liceo scientifico Talete di Roma, Antonio Panaccione - fino a 32 ragazzi. Non c'è più spazio per fare nulla, abbiamo dato fondo a tutti i locali utilizzabili, andando a finire anche in quelli non sicuri». «Dal 4 settembre - gli fa eco la preside della scuola elementare e media di via Laparelli (ex Pisacane) - abbiamo avuto un boom spaventoso di richieste ma io non ne posso accogliere più. Ho già classi da 27-28 alunni!». Al Talete, che quest'anno conta ben 45 classi, i problemi non riguardano solo le aule pollaio, ma anche i locali e la sicurezza. «Oltre al fatto che siamo strapieni - riferisce Panaccione - per motivi di sicurezza ci stanno murando anche un'ala dell'istituto dove ci sono 4 classi. Non sappiamo come fare, stiamo cercando altri locali. Oggi è il primo giorno di scuola e già dobbiamo mettere le toppe, così non si lavora». Poi un affondo al Governo: «Io dico che il risparmio non può essere fatto solo sulla scuola, stiamo soffrendo e pagando un prezzo che, se non si inverte subito la rotta, distruggerà le giovani generazioni». I disagi si avvertono anche in un altro liceo scientifico, il Bertrand Russel, da sempre all'avanguardia per le nuove tecnologie. Anche nell'istituto di via Tuscolana, dove ogni aula ha una lavagna interattiva e pc e internet il sovraffollamento crea malumori. «Abbiamo due casi limite - fa sapere il preside Dario De Luca - due classi over 30. Ci troviamo a subire questa situazione e non possiamo fare altro, ma di certo classi così numerose intralciano il cammino didattico. Si pone un problema di spazi e di valutazione e tutto è affidato alla discrezionalità degli insegnanti».

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