Portuense, sparatoria in strada alle 10. È giallo
Un'intimidazione per una questione di soldi, e non un tentativo di rapina come sembrava in un primo momento, potrebbe spiegare l'aggressione a colpi di semiautomatica subita ieri mattina alle 10 da un 21enne nel quartiere Portuense, in via pietro Venturi. La vittima, aggredita da un pregiudicato romano di 37 anni fermato poco dopo il fatto dagli uomini del commissariato Monteverde, si è presentata solo nel pomeriggio negli uffici del commissariato San Paolo con una ferita alla testa. Il giovane, accompagnato dall'avvocato, ha raccontato di essere stato avvicinato sotto casa dopo essere montato in sella al suo scooter, un Honda Sh 300 di colore bianco. L'uomo, ha detto, voleva la moto e per questo l'avrebbe colpito in testa con il calcio della pistola prima di rincorrerlo e sparare 3 o 4 colpi verso di lui che scappava con lo sccoter. La sua versione sarebbe stata confermata da una testimone, che ha assistito alla scena dal finestra di casa, e da alcuni passanti che si sono rifugiati dietro alle auto parcheggiate in via Venturi. I due bossoli e il sangue trovati sull'asfalto dagli agenti della polizia Scientifica, confermerebbero parte del suo racconto. Ma qualcosa, nell'insolito comportamento del 21enne, spingerebbe gli inquirenti a proseguire nelle indagini. Il ragazzo ha infatti raccontato di aver gettato a terra lo scooter e aver continuato la fuga a piedi prima di rifugiarsi da un amico. Solo nel pomeriggio, contattato un legale, ha deciso di recarsi al commissariato più vicino. Ma perché non è andato subito dalla polizia o in ospedale per farsi medicare? E perché il pregiudicato, che è arrivato a sparare per uno scooter, non se ne è impossessato una volta che il ragazzo lo ha lasciato per darsela a gambe levate? La pistola che ha sparato è una Glock semiautomatica, sulla quale verranno effettuati accertamenti per vedere se sia stata utilizzata in altri episodi criminosi. Le indagini, che escludono la pista della criminalità organizzata, vanno avanti. Il ragazzo è stato portato al San Camillo per curare la ferita, dove è stato ricoverato per un malore anche il suo aggressore. Sul caso è intervenuto Fabrizio Santori, presidente della Commissione Sicurezza di Roma Capitale, «preoccupato di come sempre più spesso, liti e rapine, si regolino con revolver o coltelli. Per questo è quanto mai improscrastinabile accelerare il percorso di approvazione del terzo patto per Roma Sicura». Red. Cro.