Gioco erotico mortale, arrestato ingegnere
Gioco erotico mortale in un garage alla Bufalotta, alla periferia della Capitale, in un’area sede dell’Agenzia delle Entrate e di alcuni uffici Enav (Ente nazionale per l’assistenza al volo). Vittima, l’altra mattina all’alba, una studentessa universitaria di 23 anni, Paola Caputo, originaria di Lecce. In gravi condizioni la sua amica romana di 24 anni, Federica F., usciere all'Enav e residente a Fidene. Arrestato l'ingegnere meccanico 42 anni, Soter Mulè, abitante sulla Cassia e della Ingegneria inventiva Ceo & Founder. Le due dovevano godere e lui guardare. Da investigatori della polizia e procura Mulè è sospettato di omicidio preterintenzionale e lesioni volontarie: avrebbe organizzato l'intreccio di corde ispirato alla legatura giapponese, lo Shibari. Invece di dare piacere alle ragazze che con la fune attorno al collo si alternavano sospese a mezz'aria, all'improvviso il gioco è diventato arma letale. Intorno alle 4,50 Paola è svenuta e poi ha smesso di respirare, Federica è rimasta intrappolata, sospesa da terra. L'ingegnere è corso nel parcheggio all'auto Hunday con la quale i tre erano arrivati, dalla borsa di una delle ragazze ha tirato fuori il coltello col quale ha tentato di tagliare la corda e ha poi avvisato il 118. Il personale sanitario ha soccorso Federica, trasportata all'ospedale Sant'Andrea. Per l'altra non c'è stato niente da fare. È diventata vittima di un reato. Sul posto sono intervenuti i poliziotti del Commissariato Fidene e in seguito della Squadra mobile di Vittorio Rizzi. Nell'auto dell'ingegnere è stato trovato altro materiale erotico e attrezzi vari. Poi lui è stato portato negli uffici della Questura per raccontare come sono andate le cose. Mulè avrebbe raccontato di essere un esperto di Shibari, di praticarlo da tempo. Nell'ambiente è considerato un maestro, anche se il suo curriculum scolastico descrive un altro percorso: diplomato all'Istituto Pio XII delle Religiose dell'Assunzione di Roma, laureato in Ingegneria meccanica all'Università di Tor Vergata, iscritto a un secondo corso di laurea in Psicologia alla Sapienza, fondatore nel 1997 di una società di sicurezza informatica, appassionato di fotografia. Infatti, il 26 marzo di quest'anno, su internet, sul suo sito Facebook Paola Caputo ringrazia Mulè per una foto (nella pagina, ndr). Le ragazze, quindi, lo conoscevano già. Pare che anche loro non fossero alla prima esperienza "estrema". L'altra sera i tre decidono di andare a prendere un apertivo al Circolo degli artisti. Avrebbero bevuto alcol e fumato droga. In piena notte il programma diventa erotico spinto. La piccola comitiva raggiunge il grande parcheggio dove si trovano gli uffici Enav dove lavora Federica. Si infilano nei garage sotterranei, raggiungono il vano caldaie. Poi lui organizza le complicate legature. Fa passare la corda su una trave orizzontale all'altezza di due metri da terra. Cinge il collo delle due, blocca mani, caviglie e le cinge in vita. Ognuna deve fare da contrappeso all'altra: una scende, l'altra sale dandosi la spinta con le punte dei piedi, in una sorta di dondolio. Salendo, la corda provoca uno strozzamento di alcuni secondi: il soffocamento provoca una sensazione simile all'orgasmo. Ma una delle due ragazze a un certo punto è svenuta restando in terra e costringendo a restare in alto l'altra. Il gioco è diventato tragico. Domani l'udienza davanti al Gip del tribunale.