Polverini: abbiamo fatto tutto ciò che dovevamo
La Regione ha fatto quel che doveva, il caso tubercolosi al Gemelli è chiuso. Parole e pensiero di Renata Polverini, che stronca così ogni altra polemica. «Abbiamo consegnato al ministero della Salute il lavoro svolto dell'Unità di coordinamento. Per quello che mi riguarda la questione è terminata nel senso che la risposta che dovevamo dare sulla base delle linee guida nazionali e intenazionali è stata data al massimo della temporalità di quello che le linee guida prevedono - ha detto la Polverini commentando l'ultima azione giudiziaria avviata dal Codacons - Le linee guida parlano di andare avanti e indietro di 12 settimane e noi quello abbiamo fatto». Intanto però il Codacons non molla la presa e va avanti, presentando una nuova denuncia alla Procura di Roma. L'associazione ha annunciato infatti un ulteriore esposto per omissione di atti d'ufficio e concorso in epidemia colposa, nei confronti dei componenti l'Unità di coordinamento per il controllo della Tbc voluta dalla Regione Lazio «che si ostina a non voler estendere i test sui bimbi nati nel periodo in cui l'infermiera malata ha lavorato nel reparto neonatale del Gemelli». «Il comportamento dell'Unità di coordinamento è assurdo - ha detto il presidente Codacon Carlo Rienzi - di fronte al caso di bambino positivo nato l'8 dicembre scorso, le analisi andrebbero estese in automatico, andando indietro nel tempo fino ad escludere la possibilità di ulteriori contagi. Anche il Comune di Roma, nella persona dell'assessore alle politiche sociali Sveva Belviso, sostiene la nostra tesi, e ha chiesto alla Regione di estendere le analisi». Intanto l'associazione svela un ulteriore retroscena relativo al bambino risultato positivo ai test, nato l'8 dicembre 2010. I genitori del bimbo, infatti, denunciano «come il figlio sia stato escluso dalla profilassi e non abbia ricevuto alcun supporto dal Gemelli e dalla Regione, con la conseguenza che l'antibiotico per la cura della tubercolosi deve essere acquistato interamente a loro spese». Dan. Dim.