Alemanno e Polverini in sciopero
Dalle parole ai fatti. Ma non si tratta di un capriccio. Il sindaco Alemanno, così come la presidente della Regione, Renata Polverini, contrariamente a quanti volevano (e speravano) si fermassero con le proteste alla manovra del governo, una volta apposta la fiducia, vanno avanti. Al di là dell'appartenenza politica a dettare legge, stavolta, è la responsabilità amministrativa. Per questo, Alemanno, così come la Polverini hanno deciso, di concerto con i colleghi di altri comuni e regioni di continuare a protestare. Il primo rimettendo la delega dell'anagrafe il prossimo 15 settembre, così come stabilito dall'Anci - presieduto dallo stesso Alemanno -, la seconda, riconsegnerà simbolicamente gli accordi con Trenitalia, come stabilito ieri dalla Conferenza delle Regioni. Le due istituzioni, Anci e Conferenza delle Regioni, hanno infatti inviato un'altra lettera al governo per chiedere risposte e un'inversione di rotta sui tagli agli enti locali. Nell'attesa di risposte, sono state decise delle forme di protesta. «Gli uffici dell'Anagrafe giovedì prossimo rimarranno aperti ma la riconsegna della delega al Governo, oltre ad essere un fatto simbolico, ha dei risvolti sostanziali - spiega Alemanno - riconsegneremo i poteri alle Prefetture chiedendo delle soluzioni ma, finché possiamo, faremo restare aperti gli uffici. Vogliamo sottolineare che con le risorse previste nella manovra non siamo in grado di garantire neanche i servizi essenziali e il primo servizio a rischio è il trasporto pubblico locale, almeno nella possibilità di garantirlo a prezzi sociali con biglietti a 1-1,50 euro». Possibile dunque che vengano rimodulate le agevolazioni previste (e confermate nell'ultimo bilancio) nel trasporto pubblico per le classi più disagiate. Un peso sociale, economico e, non da ultimo politico che Alemanno e Polverini non sono disposti a sopportare. «Se non avremo risposte dal governo abbiamo già messo in campo una serie di iniziative: giovedì insieme ai Comuni consegneremo gli accordi con Trenitalia e porremo il problema delle aziende municipali del trasporto - precisa la Polverini -. Poi ci vedremo il 23 in Umbria per una manifestazione insieme a Comuni e Province. Ma speriamo che questa volta il governo torni ad ascoltare». Spera, ancora, anche Alemanno ricordando che le misure sui tagli agli enti locali entreranno in vigore dal primo gennaio. I margini per cambiare ci sono. Difficile tuttavia. Con la fiducia alla manovra l'intento del governo di andare avanti proprio su questa strada è drammaticamente chiaro. Sus. Nov.