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Falsi positivi Test sensibile e poco usato

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Iltest, il Quantiferon Gold, a cui sono stati sottoposti i neonati, non è stato sufficientemente sperimentato nei bambini di quell'età, forse è troppo sensibile, potrebbero esserci dei falsi positivi. È la convinzione dell'infettivologo Giuseppe Visco, il quale manda anche un messaggio tranquillizzante ai genitori dei piccoli che si apprestano a frequentare l'asilo nido a Roma: «L'incidenza della tubercolosi continua a essere in diminuzione negli ultimi 2-3 anni, in particolare nei bambini. Quindi tranquillità assoluta». «Il test è risultato positivo in un certo numero di bambini, ma solo uno è malato - rileva il professore - Non si può parlare di epidemia, dovremo piuttosto studiare meglio questo test, che è stato scoperto da pochi anni, di cui si è fatto un uso molto scarso, ma che è molto interessante. Forse è troppo sensibile, può essere che veda bacilli tubercolari lì dove non ci sono: questo ancora non lo sappiamo. Non c'era esperienza di questo test nei bambini di quell'età. Prima di trarre delle conclusioni bisogna sapere bene la situazione e approfondire il significato di questo test nei neonati». Quanto ai rilievi mossi al Gemelli di aver commesso errori in questa vicenda, l'impressione di Visco è che «non siano stati fatti». «Mi risulta - osserva - che è un ospedale dove i controlli vengono fatti in modo estremamente corretto e preciso. C'è, comunque, una commissione d'inchiesta che potrà accertarlo».

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