Nettuno nei guai
Una tegola pesantissima si abbatte sulla testa della Danesi Nettuno in vantaggio 3-2, nella serie scudetto del baseball, sulla T&A San Marino dopo le tre partite disputate allo Steno Borghese: che complessivamente hanno fatto resgistrare oltre 20000 presenze sugli spalti. L'interno Olmo Rosario è stato trovato positivo a un controllo antidoping e sospeso fino alle controanalisi. Peccato, perché sul campo era arrivato un risultato che, prima dell'inizio, probabilmente la squadra tirrenica avrebbe firmato, ma che dopo le due vittorie ottenute sul diamante di Serravalle lasciano un po' di amaro in bocca. Contro un Da Silva in grande spolvero giovedì sera c'è stato poco da fare, ma probabilmente la gara di venerdì avrebbe potuto finire in maniera diversa se Wilson non fosse partito così male sul monte di lancio. Nettuno ha comunque dimostrato tutto il suo carattere nel quinto incontro che, se perso, avrebbe definitivamente indirizzato la serie, considerata la squalifica di Richetti, che rende il monte di lancio italiano più debole rispetto a quello degli avversari. Venerdì a San Marino per gara-6, Bagialemani, che ha utilizzato per chiudere gara-5 Leal e quindi non potrà schierare giocatori di scuola non italiana, avrà a disposizione solo Masin e Pezzullo, più qualche giovane, per cercare di arginare l'attacco avversario, che in difesa sarà difeso dai lanci (ben 130 nel 5-2 di giovedì scorso) di Da Silva. Ma ieri in serata è arrivata la notizia della positività a un controllo antidoping relativo alla gara con il Cariparma dell'interno Olmo Rosario, lo straniero utility che ha giocato playoff e serie finale all'interbase. Rosario è stato sospeso in attesa delle controanalisi e non sarà disponibile venerdì prossimo. "Sono stato il primo a firmare il protocollo per il controllo incrociato di sangue e urine - afferma il manager del Nettuno Bagialemani - per cui la cosa mi lascia di sasso. Credo però nell'ingenuità del ragazzo, che è una bravissima persona e probabilmente ha solo commesso un errore e non cercava il dolo, avendo assunto un prodotto per dimagrire". Questo però rende ancora più difficile gara-6. "Adesso non potrà giocare la partita più importante, così come Richetti. Non c'è il tempo di piangerci addosso. Noi sappiamo adattarci alle difficoltà e lo abbiamo dimostrato in più di un'occasione, anche se per la formazione da schierare sul diamante dovrò fare delle valutazioni. Da Silva ha lanciato bene giovedì scorso, non è detto che faccia altrettanto venerdì prossimo. Masin (lanciatore vincente di gara-5) è stato eccezionale e può ripetersi. Poi ci sono Pezzullo e alcuni giovani. San Marino sbaglierebbe a darci per morti da subito, anche dopo gli ultimi accadimenti". Occorre già un piano per gara-7? "Dovessimo arrivarci, ho già in mente cosa fare per monte di lancio e diamante, ma ovviamente non lo dico adesso". Dopo i due turni di squalifica del campo (gare a porte chiuse ndr) da scontare nel prossimo torneo, arrivano le parole del direttore generale dei tirrenici Albero De Carolis. "Chiediamo scusa per quanto è successo. Purtroppo per pochi imbecilli ci va di mezzo l'immagine di una città. Certo - aggiunge De Carolis - poteva succedere solo a Nettuno, perché tanta gente entra solo nel nostro stadio e non da altre parti. Chiudere lo stadio però non mi sembra la decisione migliore". Finale scudetto IBL. Danesi Nettuno-T&A San Marino 3-2 (12-11, 10-3, 2-5, 7-10, 11-7). Venerdì 9 gara-6 a San Marino, eventuale gara-7 sabato 10.