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Dai tuffi proibiti alle acque rosse

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Furealizzata da Giovan Antonio Mari nel 1.654 su bozzetto di Gian Lorenzo Bernini, autore anche della più grande fontana dei Fiumi, quella al centro della piazza, eretta nel 1.651. Molte delle statue sono copie ottocentesche. Ed è lungo l'elenco degli episodi che hanno riguardato la Fontana del Moro, quella dei Fiumi e quella del Nettuno, a piazza Navona. Giusto un anno fa il Sovrintendente ai Beni culturali di Roma Umberto Broccoli, dopo l'ennesimo tentativo di bagno nella vasca del Moro - la stessa danneggiata la scorsa notte - invitò pubblicamente i turisti ad «andare al mare» per rinfrescarsi. Allora l'intervento tempestivo dei vigili urbani evitò danni al monumento, realizzato nella seconda metà del '500 da Giacomo della Porta e in seguito abbellito da Gian Lorenzo Bernini, che si trova sul lato meridionale della piazza. Più volte bersagliata dai vandali è stata invece la Fontana dei Fiumi (o dei Quattro Fiumi), posta al centro di Piazza Navona, opera integrale del Bernini. Nel 1997 l'episodio più grave: un uomo si tuffò nella vasca usando come trampolino la coda di uno dei mostri marini raffigurati, che si spezzò. All'estremità nord di Piazza Navona si trova infine la Fontana del Tritone (o del Nettuno), anch'essa realizzata da Della Porta. A gennaio del '98 venne sfregiato un dito di una scultura. A luglio 2008 si pensò a un altro atto vandalico, ma la zampa di un cavallo era stata in realtà tolta per restauri. Oltre agli atti vandalici le tre Fontane sono state spesso usate come palcoscenico delle proteste di senzacasa, disoccupati o persone con problemi psichici. È la prima volta, invece, che Fontana di Trevi viene presa di mira da un vandalo, forse lo stesso che oggi ha danneggiato la fontana del Moro a piazza Navona. L'opera del Bernini però è sempre più spesso luogo di protesta. L'ultima risale a qualche giorno fa, quando il disturbatore tv Gabriele Paolini si è tuffato nell'acqua della Fontana di Trevi per protestare contro lo sciopero dei calciatori. L'episodio che più di tutti ha lasciato traccia nella memoria storica è del 2007, quando il futurista Graziano Cecchini versò liquido rosso, immagini della rubicondà Fontana di Trevi fecero il giro del mondo. Celebri anche le proteste del ladro di monetine D'Artagnan, al secolo Roberto Cercelletta.

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