Al mare con lo sconto a settembre
Noleggiareombrelloni, lettini e sdraio conviene, soprattutto il pomeriggio e nei giorni feriali. Per invogliare i romani a riempire le spiagge i gestori degli stabilimenti balneari a Ostia hanno ribassato i prezzi dei servizi. Si può spendere dal dieci al trenta per cento in meno. Dalle popolari spiagge del Lido di Ponente a quelle più eleganti di Castelfusano. «Pomeriggio convenienza» è stata ribattezzata l'iniziativa. Evitando i fine settimana, si potrà affittare l'ombrellone a tre euro sul lungomare Duca degli Abruzzi, a cinque negli impianti che s'affacciano sul lungomare Caio Duilio e a sette negli eleganti stabilimenti tra la Rotonda e il Lido di Castelporziano. Per sedie a sdraio e lettini il prezzo oscilla da sei a dieci euro, mentre a Ferragosto si poteva arrivare anche a quindici. E se ci si aggiunge anche la cabina non si sborsano più di 25-30 euro. Insomma, una famiglia con due bambini che affitta ombrellone, due lettini e cabina può cavarsela con cinquanta euro, comprese bibite e gelati. «Abbiamo proposto gli sconti per chi viene in spiaggia al pomeriggio per andare incontro alle famiglie, che già devono fare i conti con la crisi economica», spiega il presidente del Sib Lazio Fabrizio Fumagalli. La stagione turistica quest'anno è andata male. Ostia ha visto ridursi del quindici per cento l'afflusso agli arenili. «Per colpa del maltempo di gugno e buona parte di luglio. Ma anche perché i turisti, che qui sono soprattutto romani pendolari del mare, hanno meno soldi in tasca», chiarisce Fumagalli. «Pensate che molti si portano il pranzo da casa e snobbano ristoranti e tavole calde». Di quindi l'iniziativa. Le spiagge ieri, però, non erano molto affollate. «Non capisco perché: il sole c'è, fa caldo eppure ad abbronzarsi sono in pochi», sottolinea Ruggero Barbadoro, presidente della Fiba Lazio. «E pensare che tanti hanno già pagato cabine e capanni per l'intera stagione balneare e cioé fino al 30 settembre». «La verità? Manca una vera politica del turismo a livello romano - lamenta Barbadoro - A settembre i romani pensano alle spese per mandare a scuola i figli e «cancellano» dalla mente mare e spiagge. Accade così da cinquant'anni e mai nessuno che pensi a cambiare le cose. Eppure Ostia ha le potenzialità per essere una città turistica dodici mesi l'anno, magari ricevendo gli stranieri. Dall'estero però arrivano in pochi. Mancano gli alberghi, il lungomare la sera è un ingorgo di traffico, a luglio e agosto, e deserto a partire da settembre». Il Sindacato italiano balneari ha proposto così al Ministro per la Pubblica istruzione Maria Stella Gelmini di posticipare a ottobre l'apertura delle scuole. Perché sugli arenili di Ostia (63 stabilimenti balneari e cinque spiagge libere lungo 14 chilometri di costa) ci vengono soprattutto le famiglie con bambini e i giovani. «Lavoro da una vita al mare e settembre per me è il mese più bello - insiste Fumagalli - La temperatura dell'acqua è più calda, le giornate di vento sono pochissime e quindi il mare è calmo, il sole poi è garantito». Se ora i bagnanti potranno contare su sconti e ribassi, la prossima estate potrebbero veder lievitare le tariffe di ombrelloni e cabine, ferme da tre anni per arginare la fuga dei turisti. «Nella manovra economica proposta dal Governo - scrive il Sib - si vuole reintrodurre la ricevuta fiscale per i servizi di spiaggia, abolita nel 1996». Oltre all'Iva al 20 per cento, cioé il doppio dell'aliquota applicata in altri comparti del turismo. «Già in passato questa norma aveva creato non pochi problemi sia tecnici che interpretativi, se sarà necessario, però, siamo disponibili a confrontarci con il Governo per risolverli», dichiara Riccardo Borgo, presidente del Sib. «Preoccupa molto che tra tutte le problematiche che coinvolgono il nostro settore si sia pensato solo a questo senza rendersi conto della necessità di affrontare i problemi in maniera organica». A partire dal rinnovo delle concessioni demaniali, che l'Unione europea ha chiesto avvenga tramite un'asta pubblica, a partire dal primo gennaio 2016. Contro l'asta i gestori degli stabilimenti hanno già raccolto 500mila firme: duecentomila i bagnanti che hanno firmato a Ostia la petizione da presentare a Bruxelles a Michel Barnier, commissario europeo per il Mercato Interno e i Servizi. «Puntiamo ad arrivare ad un milione di firme per fine settembre», giura Borgo.