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Marco Caroni GROTTAFERRATA Tutti prosciolti, il caso «Variante di Prg» è stato ufficialmente archiviato.

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Sichiude una vicenda che, esattamente quattordici mesi fa, metteva a ferro e fuoco il mondo politico ed amministrativo di Grottaferrata che, all'indomani dell'elezione a sindaco di Gabriele Mori, era stato comunque già provato dalla bocciatura della Variante targata Ghelfi da parte del Tar del Lazio. Prosciolti, dunque, i sei indagati Mauro Ghelfi (ex sindaco), Luigi Spalletta (attuale consigliere di opposizione), Alessandro Broccatelli (attuale vicesindaco), Giorgio Taucci, Mario Paolucci (attuale consigliere di opposizione) e Silvia Amantini tutti indagati perché al momento della votazione in aula consiliare della Variante, per supposto conflitto di interessi, avrebbero dovuto astenersi dal voto. Sulla gogna, l'estate scorsa, era finito soprattutto il vice sindaco Broccatelli duramente accusato sul piano politico, morale ed umano: in una tesa conferenza stampa di autodifesa il 28 luglio 2010 aveva chiarito la propria posizione in merito ad alcuni terreni per i quali gli venivano contestati possibili vantaggi in caso di adozione della Variante. «Si chiude una pagina amara – dice il vicesindaco -, soprattutto sul piano personale. L'attacco mediatico e morale che ho subito non trova ancora giustificazioni oggi ed ora che l'indagine è stata archiviata, come d'altra parte serenamente attendevo, mi auguro che coloro che mi hanno così duramente attaccato possano con correttezza intellettuale riconoscere l'errore». Sgombrato il campo dai dubbi, con una sentenza che farà comunque giurisprudenza, l'iter per il nuovo Prg può finalmente partire. Ma, comunque vada, sarà un iter tutt'altro che in discesa.

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