Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

La città delle donne col volto di Cinzia Leone

Cinzia Leone

  • a
  • a
  • a

Diverse serate di teatro, cinema e musica interamente dedicate alle donne, è questo il «Venus Rising Festival», ed è Gay Village 2011 a ospitare dal primo al 3 settembre questa rassegna di appuntamenti con la creatività e l'arte femminile. In particolare stasera sarà la comicità femminile di Cinzia Leone a farla da protagonista sul palco di via delle Tre Fontane. Con il suo ultimo spettacolo «Mamma sei sempre nei miei pensieri. Spostati!», scritto con Fabio Mureddu, che firma anche la regia, e la collaborazione di Federica Lugli, l'istrionica e camaleontica Leone torna a parlare dell'universo femminile. E per parlare della donna Cinzia parte dalla prima donna per eccellenza, la mamma, e da quel fatidico distacco dal cordone ombelicale, problema tutt'oggi irrisolto per molti di noi. E così a spiegare queste dinamiche sarà una Cinzia costantemente interrotta proprio da una madre sempre pronta a chiamarla al telefono nel bel mezzo dei monologhi più concitati. Un testo quindi sulle donne ma anche sul tanto delicato rapporto genitori figli. «Non è uno spettacolo sulle mammine – ci ha detto la stessa Leone - ma sulla "mammità", su cosa significa la madre che è dentro di noi. Ognuno di noi pensa di agire per conto suo ma in realtà c'è sempre il fattore mamma che è pronto lì a condizionarti». Del resto lo stesso titolo «Mamma sei sempre nei miei pensieri. Spostati!» sembra essere abbastanza esaustivo sull'essenza di questo show. Resta da vedere se questo cordone ombelicale sia effettivamente un problema dell'uomo di oggi in generale o, come sostengono in molti, una caratteristica spiccata di noi italiani. «È un problema italiano perché mia madre è in Italia, se sposti mia madre all'estero il problema lo vedi anche all'estero – chiosa Cinzia con una battuta - Scherzi a parte penso sia un problema generale. Al di là della figura materna è proprio la nostra crescita, costantemente rimandata, che è messa in discussione, in ogni azione dobbiamo cercare di capire dove finisce il condizionamento materno e dove iniziamo noi». E questo secondo la Leone avviene in ogni scelta quotidiana: quando mangiamo, quando cuciniamo, quando compriamo le scarpe «e se poi non sono comode? Quella vocina che sentiamo non è altro che quella di nostra madre - spiega Cinzia - mentre invece è giusto e sacrosanto, una volta diventati grandi, scegliere da soli». Tanta introspezione e voglia di leggersi dentro con ironia dunque in questo ultimo show della Leone e meno accenni al contesto sociopolitico che stiamo vivendo. I tempi della satira politica di quando faceva parte del mitico clan Dandini sembrano dunque essere lontani anche perché «il mondo della tv di oggi non mi appartiene - ammette Cinzia - per carità non lo critico, ma al momento cerco di fare solo le cose che mi rendono felice come il teatro. Solo su un palco teatrale mi sento davvero libera». Al Gay Village dell' Eur - Parco del Ninfeo - Via delle Tre Fontane angolo Via dell'Agricoltura Ore 21,30.

Dai blog