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Il "Gemelli" risponde alla Bongiorno "Non abbiamo mai mentito sulla tbc"

Incubo tbc a Roma, famiglie in ospedale per i test

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{{IMG_SX}}Il policlinico Gemelli risponde alle affermazioni dell'onorevole Giulia Bongiorno sull'infermiera malata di tbc. L'avvocato in un'intervista aveva dichiarato di essere stata tranquilizzata da un dipendente della stessa struttura sul fatto che il figlio nato il 22 gennaio non avesse corso il pericolo di positività dato che "l'infermiera in questione aveva cominciato a lavorare al Gemelli dopo febbraio".   La replica del "Gemelli". Sorprende che un operatore del Gemelli possa aver dichiarato che l'infermiera in questione ha cominciato a lavorare successivamente a febbraio. Se un tale fatto venisse provato, incontrerebbe le dovute censure e misure disciplinari. Certamente l'onorevole Bongiorno potrà riferire quali siano stati i suoi interlocutori, quanti appartengano al Policlinico Gemelli, e chi fra loro abbia fornito l'informazione in questione. Ciò faciliterà per il Policlinico la rigorosa ricostruzione, da subito avviata con l'istituzione di una apposita Commissione, di tutti i fatti e di ogni eventuale responsabilità, a tutti i livelli e in tutte le fasi della vicenda in corso". Questa la risposta del Policlinico che ha aggiunto: "In piena serenità d'animo e con fermezza il Policlinico respinge l'accusa di aver mentito. Da parte del Gemelli non vi è stata, mai, alcuna menzogna ai genitori, di cui ogni lavoratore del Policlinico sinceramente comprende e condivide ansie e motivi di disagio". Il Policlinico conferma il contatto ma esclude il contagio. La struttura ammette "che i risultati dei test di laboratorio stanno evidenziando l'avvenuto contatto tra alcuni neonati e il bacillo", ma sottolinea che "la positività al test non indica malattia e ancor meno contagiosità". In ogni caso i controlli interni non sono finiti: "Affinché vi possano essere un accertamento e una valutazione al più alto livello di competenza nazionale e internazionale, il Policlinico sta istituendo un apposito gruppo di scienziati". Un bimbo nato il 27 luglio è stato trovato positivo ai test della Tbc, quindi due giorni dopo l'allontanamento dell'infermiera malata dal policlinico Gemelli. In un comunicato del Codacons dopo l'audizione al Tar dei rappresentanti dell'associazione e della Regione Lazio si legge che "Dall'incontro con 50 genitori di bambini a rischio Tbc avvenuto ieri nella sede dell'associazione è emerso uno sconcertante particolare: è stato trovato positivo ai test anche un bimbo nato il 27 luglio scorso, quindi due giorni dopo l'allontanamento dell'infermiera, il che dimostrerebbe che l'infezione sarebbe perdurata nei locali del Policlinico fino a che questi non sono stati chiusi". Il Codacons inoltre "consiglia anche a tutti i genitori dei bambini nati dopo il 25 luglio di sottoporre ai test i loro figli".  Il Tar chiede i verbali alla Regione.  ll Tar del Lazio ha dato alla Regione 15 giorni di tempo per depositare i verbali del tavolo di coordinamento e spiegare perché il periodo dei test per la Tbc sui bimbi nati al policlinico Gemelli sia stato limitato da gennaio a luglio 2011, senza controllare il totale dei bimbi nati nei due anni e mezzo in cui l'infermiera colpita da Tbc ha lavorato nel reparto in esame. Lo rende noto il Codacons, che nei giorni scorsi aveva presentato un esposto chiedendo al giudice di ordinare le verifiche sui bimbi nati anche ad agosto e prima di gennaio per i due anni e mezzo di permanenza dell'infermiera nel reparto in questione. Totale che per l'associazione ammonterebbe a 4.500 bimbi.  Class action della Bongiorno. La parlamentare Fli Giulia Bongiorno, in un' intervista pubblicata questa mattina dal "Corriere della Sera" ha annunciato una "class action contro il policlinico Gemelli", promossa con altre sei coppie di genitori di bimbi nati nella struttura sanitaria romana. Il figlio della Bongiorno è nato il 22 gennaio al Gemelli e, inizialmente avevano rassicurato - a detta della stessa Bongiorno - il parlamentare e tutti i genitori dei bimbi nati a gennaio "perché l'infermiera in questione aveva cominciato a lavorare al Gemelli dopo febbraio". La risposta della Polverini. "Non voglio entrare in questo tipo di riflessione, ognuno sceglierà il percorso che intende se ne ha diritto e titolo e se lo ritiene". Così la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, commenta, a margine della seduta di giunta, la class action contro il Gemelli annunciata dalla Bongiorno. "Io ho una responsabilità che riguarda la salute delle persone - spiega Polverini - e ho fatto tutto quello che era nelle mie possibilità per sostenere l'attività del coordinamento".

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