Nuovi controlli dei Nas sulla tbc
Salgono a 96 i bambini positivi alla tubercolosi. Nel corso dei test di ieri sono emersi infatti 17 nuovi casi su 132 prove effettuate: si tratta di 10 maschi e 7 femmine. Di questi un bimbo è nato a gennaio, uno a febbraio, due a marzo, quattro ad aprile, tre a maggio, due a giugno e quattro a luglio. Complessivamente finora sono state effettuate 1.358 visite e test, di cui sono pervenuti 1.128 risultati, dei quali 96 emersi come positivi, con una media dell'8,5%. Si è così conclusa la fase di monitoraggio dell'Unità di coordinamento della Regione presieduta dalla governatrice Polverini con l'attività di primo contatto di tutte le famiglie di neonati interessati dal programma di sorveglianza sulla tubercolosi, compresi quelli nati nel gennaio scorso. «Si è trattata di una esperienza di grandissima complessità - spiega la Polverini - sia per numero di soggetti esposti coinvolti che per la tempestività con cui si è riusciti a dare una risposta. Esiste un solo caso equiparabile, avvenuto a New York nel 2003, quando 613 neonati furono esposti al microbatterio della tbc e solo 227 furono rintracciati e sottoposti al test». Gli ambulatori delle tre strutture sanitarie coinvolte (San Camillo, Bambino Gesù e Policlinico Gemelli) resteranno aperti fino a sabato con i testi che proseguiranno fino al totale monitoraggio dei soggetti inclusi nel programma di di sorveglianza e controllo. Dal 5 settembre invece rimarrà operativo solo l'ambulatorio del Gemelli per tutte le famiglie che hanno voluto posticipare la visita. Intanto l'infermiera del Policlinico Gemelli affetta da tbc che lavorava nel reparto neonatale ha confermato ai pm della Procura di Roma di essere risultata positiva alla tbc già tra il 2004 e il 2005. Per questo il procuratore aggiunto Leonardo Frisani e il sostituto Alberto Pioletti hanno conferito una nuova delega ai carabinieri del Nas per procedere a ulteriori acquisizioni, ascolto di testimoni e controlli presso il policlinico. I risultati dell'indagine dovrebbero essere consegnati in Procura la prossima settimana quando l'indagine potrebbe giungere a una svolta. Chi indaga vuole stabilire quale è stato il risultato venuto dai controlli successivi nei confronti dell'infermiera. Al momento il fascicolo è senza indagati o ipotesi di reato.