Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

De Palo all'asilo nido: «Cari genitori vi spiego com'è la nuova legge»

Asilo nido

  • a
  • a
  • a

«1 settembre 2011 - Le famiglie e le educatrici annunciano la scomparsa del nido pubblico» c'era scritto sulla fascetta a lutto al braccio delle educatrici dei nidi che ieri mattina hanno aderito alla protesta Usb contro le nuove norme regionali. La legge prevede l'innalzamento del rapporto frontale 1/6 a quello globale 1/7 e la diminuizione dei metri quadri per bimbo (da 10 a 6 mq come già accade in altre Regioni virtuose Emilia e Toscana). Le «barricadere» si sono ritrovate davanti all'asilo «Il cestino dei tesori» di via Fabrizio Luscino al Tuscolano. Mentre altre loro colleghe ricevevano informazioni dai sindacati sull'incontro in assessorato dell'altro ieri. Il prossimo è stato fissato per mercoledì 7: ci andranno forti dell'alta adesione (si spera) della categoria allo sciopero generale indetto dalla Cgil per il 6. Sempre ieri mattina, più o meno in contemporanea, l'assessore capitolino alla Famiglia Gianluigi De Palo visitava l'asilo nido «Parco Verde» in via Dario Niccodemi nel IV Municipio dove s'intratteneva con il personale e le famiglie dei piccoli ospiti. «Le modifiche nella gestione dei nidi - ha ribadito De Palo - non intaccheranno in nessun modo la qualità delle strutture e non incideranno sulla qualità del servizio che le nostre educatrici portano avanti». E poi altre precisazioni: «I numeri che ho sentito in giro sono privi di fondamento. A Roma non si vedranno 100 bambini in un asilo da 60. Al massimo sarà possibile avere 7-8 bambini in più dove gli spazi lo consentono, casi isolati che non supereranno comunque i 10-15 bambini in più». In tanti altri asili nido il primo giorno di rientro s'è svolto come sempre. «Al momento è tutto come prima - dice un'educatrice che lavora in V municipio - Si aspetta l'incontro di mercoledì prossimo in assessorato. Sulla carta c'è tanta voglia di scioperare ma poi all'atto pratico l'unità viene a mancare. Ognuno ha i suoi problemi personali». Qual è il nodo principale? «Il cambio del rapporto da frontale a globale che peserà soprattutto nelle ore di non compresenza». Quanti bambini avrete in più? «Da noi l'anno scorso erano 69. E non c'è poi tanto spazio. Per esempio nella stanza del riposo i lettini sono tutti ammucchiati. Ai genitori non interessa granché. Finché va tutto bene, s'intende». Cosa avete da rimproverare al Comune? «Prende e spende fondi speciali per l'aggiornamento del personale. A noi vengono fatti tutti gli anni. Sono tante ore e servono alla formazione del personale. Perché il Comune giustamente punta alla qualità del servizio. L'accoglienza, il rapporto con la famiglia ecc. Con l'aumento dei bimbi e gli spazi più ristretti come potremo garantire ancora questa qualità?»

Dai blog