Rischia la vita per pochi euro
Un soffio di un settembre incipiente che ha rischiato di essere l'ultimo respirato da un'infermiera di 31 anni, Nadia Cedrone, ricoverata in coma al Policlinico Gemelli: dopo un delicato intervento per rimuovere un ematoma alla testa, in seguito alla frattura dell'osso parietale, le sue condizioni sono decisamente migliorate anche se la prognosi resta riservata. La donna, originaria di Gallicano, nel Frusinate, era appena uscita dalla Casa di Cura «Santa Famiglia» (in via dei Gracchi) quando è stata affrontata da due malviventi, col casco, in sella a uno scooter in piazza dei Quiriti, nel quartiere Prati, a ridosso del centro, appena oltre il Tevere. I due l'hanno trascinata dopo averle afferrato la tracolla della borsa: Nadia è caduta e ha sbattuto violentemente la testa sul selciato: subito soccorsa, è stata dapprima trasportata presso il vicinissimo «Santo Spirito» e poi trasferita al Policlinico Gemelli. Il Questore di Roma, dott. Francesco Tagliente, ha affidato le indagini alla Squadra Mobile, a testimonianza dell'urgenza e della delicatezza del caso. Inchiesta problematica, pochi i testimoni che hanno assistito alla scena e che hanno riferito alla Polizia di aver notato i due fuggire su uno scooter di colore scuro. Un puzzle di difficile composizione, ma non si dispera di poter risalire agli autori del gesto anche in virtù della tempestività degli interventi: sul posto sono, infatti, confluite a raggiera alcune «volanti» che hanno cercato subito di stringere il cerchio fermando numerosi giovani in giro nel quartiere a bordo di scooter. Nulla trapela ufficialmente, ma nella rete dei controlli potrebbe essere già incappato almeno uno degli autori dello scippo che ha fruttato poche decine di euro. La telecamera di una banca potrebbe, poi, aver fornito un occhio indiscreto decisivo. La donna, appena uscita dall'anestesia, è stata anche in grado di fornire alcuni particolari nel tardo pomeriggio di ieri. Ora c'è chi trova - come sempre accade in Italia all'indomani di fatti criminosi - la forza di strumentalizzare l'accaduto. Il più delle volte saltando a pié pari i dati reali. Così, il senatore dell'Idv, Stefano Pedica, ha voluto confezionare una dichiarazione-proclama, di chiaro stampo populista: «Essere finito tra le Capitali più violente d'Europa, come riportato pochi giorni fa è l'ultimo record che mancava al Sindaco. E a confermare il triste record ci ha pensato l'ennesima aggressione in centro, vicino a via Cola di Rienzo, dove una ragazza è stata scippata in pieno giorno rimanendo in coma dopo la caduta (la nota era precedente al miglioramemnto delle condizioni della donna, ndr)». «Un fatto - prosegue Pedica - che conferma una crescita di criminalità nella zona. Per questo ennesimo atto criminale c'è necessità di una reazione immediata, organizzerò una fiaccolata contro la criminalità a Roma nel quartiere Prati, oggetto oramai di ritrovo della criminalità e regolamento di conti tra bande. Ne parlerò con il Questore e con il Prefetto nei prossimi giorni. Auguro alla ragazza, che andrò a trovare, di rimettersi presto, e di tornare a sperare in una Roma sicura che protegge i cittadini e li tutela dalla criminalità». Ora, se il dovere di cronaca ci ha consigliato di riferire il peana del senatore dell'Italia dei valori, con identica deontologia prendiamo visione dei dati recenti che vedono un forte regresso delle rapine nella Capitale, un dato stabile per quanto concerne gli scippi e un un unico punto in crescita: i furti in appartamento. Peraltro, proprio ieri, in seguito alle operazioni coordinate dal Questore per il controllo del territorio, sono finite in carcere per reati contro la persona e il patrimonio numerose persone, dall'Esquilino (zona Stazione Termini) fino a Torpignattara (prima periferia della Capitale). Ma questa a Roma è cronaca quotidiana: l'attività della Polizia, anche sulle strade extraurbane, è intensa e ha portato risultati concreti negli ultimi tempi. A breve il Questore darà il via a un'operazione per il potenziamento del numero di «volanti» che ieri - tanto per fare un esempio «fresco» - erano 22 a turno (prima del suo avvento erano dodici), oltre alle 51 auto dei Commissariati. Per chi come il dott. Francesco Tagliente conosce la città in ogni suo angolo (il Questore di Roma è stato a capo della Sala Operativa dal 1985 al 1986), la necessità del controllo del territorio è ben presente. All'epoca della sua attività di coordinamento delle unità mobili, le «volanti» erano 33 per turno. Dunque, è questo uno degli obiettivi che la Questura di Roma ha nel mirino nei prossimi mesi: a pieno regime si potranno ricreare azioni di contrasto simili a quelle portate avanti nei primi Anni '90 quando in corso Vittorio Emanuele - divenuta all'epoca il «cuore dello scippo» - c'erano anche cinque «volanti» per sera. Il risultato? Per molto tempo a Roma gli scippi subirono un «crollo» in tutto il Centro Storico.