La Procura ascolta l'infermiera con la tbc
Sono 79 i bambini positivi ai test sulla tubercolosi. Ieri l’unità di coordinamento, che sta gestendo il caso dell’infermiera del Policlinico Gemelli malata di tbc, ha annunciato che sugli ultimi 167 esami effettuati 22 neonati sono venuti a contatto con il micobatterio. Questi, dopo che i familiari sono stati avvertiti, torneranno già da oggi in uno dei tre ospedali (Gemelli, San Camillo, Bambino Gesù) per ulteriori visite mediche e dare il via alla profilassi. Nessuno di questi bimbi è malato, tutte le cure sono per evitare lo sviluppo dell’infezione. I 22 casi di ieri si dividono in 17 maschi e 5 femmine. Di questi, un bambino è nato a gennaio, dieci a febbraio, quattro a marzo, tre ad aprile, due a maggio, uno a giugno e uno a luglio. Complessivamente, finora, sono stati effettuati 1197 test, di cui si hanno 996. In media l’8 per cento dei piccoli sono positivi. Con ieri, 31 agosto, è finita la prima manche di controlli previsti dal piano di emergenza dell’unità di coordinamento. Ma ancora ci sarà da lavorare. Oltre a tenere sotto controllo i neonati che stanno iniziando la profilassi, i medici dovranno richiamare tutte quelle famiglie che non sono potute venire questo mese con i propri figli a effettuare le visite. E dovranno anche finire di esaminare i 226 nati nel mese di gennaio (fino a pochi giorni fa lo screening era dedicato ai piccoli venuti alla luce al Policlinico tra marzo e luglio, poi lo studio si è esteso anche ai bimbi di febbraio e gennaio, per un totale di 1745 casi a rischio). E nelle ore appena trascorse i magistrati che hanno aperto un fascicolo sul caso - senza indagati né ipotesi di reato - si sono recati allo Spallanzani, dove è ricoverata l’infermiera con la tbc. Il procuratore aggiunto, Leonardo Frisani, e il sostituto procuratore, Alberto Pioletti, hanno indossato le maschere protettive del viso e hanno interrogato la donna. Gli inquirenti mantengono il silenzio sull’atto istruttorio. Ma da quello che si è potuto capire, l’infermiera ha provato a percorrere a ritroso la sua vita professionale. Da luglio, quando ha saputo di essere malata, ai suoi mesi in Neonatologia al Gemelli, fino agli anni di formazione. I magistrati vogliono capire da lei soprattutto come ha contratto la tbc e se era controllata dai sanitari del Policlinico. E mentre l’inchiesta cerca la luce in fondo al tunnel, il deputato del Pd Enrico Gasbarra fa sapere che invierà «un’interrogazione urgente al ministro Fazio per capire il quadro generale dell’epidemia esplosa, ma anche per sapere quale misure vogliono mettere in campo Regione e ministero. Ritengo urgente verificare la situazione di tutte le strutture ospedaliere e non solo del Gemelli per capire se sia necessario mettere in campo una particolare e ampia azione di profilassi. La Polverini deve con urgenza andare in commissione Sanità e riferire subito al Consiglio regionale».