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È ufficiale: Tokyo sfida Roma Spunta anche l'ipotesi Baku

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AncheTokyo sfiderà Roma nella corsa i Giochi olimpici 2020. La notizia era praticamente certa dopo i tentennamenti iniziali conseguenti al terremoto-tsunami dell'11 marzo scorso ma ieri la candidatura è stata messa nero su bianco. Il Comitato olimpico giapponese (Joc) ha infatti presentato al Cio la candidatura formale per poter ospitare le Olimpiadi estive del 2020, a due giorni dalla scadenza del termine fissata al primo settembre. Lo ha reso noto il presidente del Joc, Tsunekazu Takeda, che non ha nascosto «la commozione» per l'iniziativa. «Adesso - ha aggiunto Takeda nel resoconto della tv pubblica Nhk - dobbiamo riflettere sulle cose sbagliate nel tentativo fallito dei Giochi estivi 2016 (andati a Rio de Janeiro con Tokyo che non è arrivata neppure in finale ndr), in modo da poter questa volta centrare l'occasione». Tokyo va così ad aggiungersi a Roma, Madrid (finalista per l'edizione 2016) e Instanbul e Doha, capitale del Qatar. Bisognerà adesso vedere cosa faranno gli Stati Uniti, se, come auspicato dal Cio, presenteranno alla fine una propria candidatura. Ancora da definire anche la posizione del Sudafrica e le effettive intenzioni di Doha. Intanto spunta a sorpresa l'ipotesi della candidatura di Baku, capitale dell'Azerbaijan tra le città intenzionate a sfidare Roma. L'indicazione, data per possibile proprio dal Comitato olimpico giapponese, ha trovato conferma presso autorevoli fonti, secondo cui, salvo «ripensamenti dell'ultimo minuto, la proposta è ormai in dirittura». Anche Baku si è già candidata per l'edizione del 2016 e, dopo l'insuccesso della prima esperienza, la capitale azera punta a una sorta di prova d'appello da formalizzare entro oggi, termine ultimo per la presentazione delle candidature. Il Cio deciderà l'assegnazione dei giochi estivi a settembre 2013, nel corso della sessione plenaria del Comitato a Buenos Aires. Dan. Dim.

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