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Damiana Verucci Non si placa il malcontento dei commercianti del centro storico che fanno fronte comune contro i cantieri che avrebbero causato fino ad oggi perdite del 20%, con punte del 30% in via Frattina.

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Quelloche sta accadendo lo riassume in poche parole un commerciante di via Frattina: «Un disastro in un momento già di forte crisi per il settore». C'è chi quest'anno ha deciso anche di non andare in ferie «pur di vendere approfittando fino all'ultimo dei ribassi e del buon andamento del turismo». «Ma che sono rimasto aperto a fare? – si domanda Marco che gestisce un negozio di abbigliamento – se poi con questi lavori sto ore e ore ad aspettare che entri un cliente». I clienti, infatti, si sarebbero ridotti all'osso proprio a causa della manutenzione delle vie del centro, compromettendo l'attività della gran parte delle imprese commerciali. A via Frattina, poi, i commercianti accusano ritardi dei lavori tanto che Confesercenti ha inviato una sorta di diffida al sindaco e agli assessori seguita nei giorni scorsi dalla Confcommercio, che ha chiesto spiegazioni al delegato del sindaco per il centro storico, Gasperini. Ma c'è un'altra questione che preoccupa ora i commercianti del centro: gli addobbi natalizi di una ventina di strade da piazza del Popolo a piazza Venezia, quest'anno potrebbero essere a rischio a causa della mancata approvazione, da parte del Comune, del progetto che li prevede. Si tratta di scegliere tra l'effetto neve, i pacchi tridimensionali a Led o le palle argento e oro, ma fino ad oggi niente è stato deciso e i commercianti sono preoccupati di non riuscire a trovare gli sponsor privati per sostenere la spesa degli addobbi. Non è un problema da poco visto che occorrono circa 800 mila euro per illuminare le strade del centro dal 31 ottobre alla fine di gennaio. La situazione potrebbe sbloccarsi tra pochi giorni: il Comune dovrebbe pronunciarsi sulla questione i primi di settembre. Resta da vedere se saranno sufficienti un paio di mesi per trovare le risorse necessarie per accendere il Natale.

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