Stalker accoltella l'ex moglie
Stalker accoltella la ex moglie al parco in via Galla Placidia. La sfregia, la ferisce al collo e alle mani, poi tenta di trafiggerle la pancia per ucciderla. Fortunatamente non ci riesce perché alcuni passanti chiamano la polizia. Il marito persecutore fugge ma la consorte, con un fil di voce, fa il suo nome. Gli agenti trovano P.M., 54 anni, romano, a casa, mentre cerca di pulire gli abiti ancora sporchi di sangue e lo arrestano per tentato omicidio. È accaduto tutto in un attimo ieri alle 7.30 del mattino di fronte al parco giochi del Tiburtino che l'ex moglie, un'eritrea di 39 anni, aveva l'incarico di aprire. P.M. attende che la donna spalanchi il cancello per aggredirla. Da quando si è separata, proprio a causa delle molestie del marito, la donna risiede presso la casa famiglia che si trova accanto al parco. Con lei vivono anche i due figli. Lui però non le ha mai perdonato di averglieli portati via, nonostante il regolare affidamento deciso dal Tribunale per i minori in favore della madre. P.M. agisce di sorpresa. Lei non si aspeta di trovarlo lì. Lui impugna un grosso coltello da cucina che si è appena procurato a casa e si scaglia contro l'ex moglie colpendola ripetutamente con numerosi fendenti alla testa, al collo, agli arti e all'addome. Le grida disperate della donna attirano l'attenzione dei passanti, che chiamano il 113 e cercano di soccorrere l'eritrea che perde copiosamente sangue, riversa sul marciapiede. Il consorte persecutore fugge ma, invece di nascondersi, torna a casa, in un modesto appartamentino al Pigneto. Pensando, forse, di passarla liscia anche questa volta dopo l'infinita serie di molestie inflitte alla donna. Lei, però, racconta tutto ai poliziotti commissariato Sant'Ippolito accorsi sul posto. Mentre l'ambulanza l'accompagna al Policlinico Umberto I, dov'è tutt'ora ricoverata, gli agenti ammanettano il marito-stalker. Ale. Zav.