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"Se mi portano l'assassino lo sventro con le mie mani"

Fiaccolata in ricordo di Edoardo Sforna (Foto GMT)

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«Salviamo i nostri giovani, non difendiamo i delinquenti in questo stato di merda. Ci sono i ragazzi bravi. Ma i delinquenti dopo due giorni stanno fuori. Cosa aspettate, dobbiamo farci giustizia da soli? Se mi capita davanti chi ha ucciso mio figlio, lo sventro, tanto non ho più niente da perdere», ha urlato Marina Sforna ieri sera, alla testa del corteo organizzato in memoria del figlio Edoardo, ucciso martedì. Le era accanto il marito, Antonio, impietrito dal dolore. Si tenevano per mano. Nell'altra, avevano una fiaccola. Intorno una folla di famiglie giovani straziati dal dolore. A unirli l'amore per Dodo, come tutti chiamavano Edoardo, e la rabbia per la sua tragica scomparsa. Si sono dati appuntamento alle 21 in via Casal Morena 102, davanti il cancello della casa dove viveva la vittima. Gli amici hanno organizzato tutto via sms o Facebook, diventato un muretto dove lasciare pensieri. Qui, martedì Alfonso aveva chiesto per l'amico, «una candela accesa in tutte le case di coloro che lo hanno conosciuto e gli hanno voluto bene». Perché «Edoardo era un bravo ragazzo, uno dei migliori figli che una madre possa partorire: leale, sincero, amicone, buono, trasparente e orgoglioso, che preferiva lavorare come bagnino senza farsi incantare dai facili guadagni. La sua morte ci riempie di vergogna», ha urlato una mamma confusa nel corteo. Intorno silenzio. Solo qualche applauso, lacrime e abbracci. In giro c'è chi diche che i funerali si terranno lunedì alle 11,30. Ieri il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, è andato a fare visita alla famiglia Sforna. «Sono rimasto impressionato dalla rettitudine e dalla dignità di questa famiglia che rispecchia la pulizia cristallina di questo ragazzo. È fin troppo evidente che qualunque sia il movente dei bastardi che lo hanno ucciso nessun appiglio può essere trovato nei comportamenti di una persona che viveva solo per la propria famiglia e i propri affetti, per i propri studi e la pratica sportiva», ha detto il primo cittadino. Intanto il gruppo «raggamuffin 99 Posse» ha ricordato il 18enne nell'unico concerto estivo al Carroponte di Sesto San Giovanni. C'è chi pensa a piantare un albero nella scuola dove si è diplomato e, il gruppo dei volontari Croce Rossa Italiana di Ciampino, sta preparando una iniziativa sociale dopo il funerale.

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