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Una bella notizia a inizio di anno scolastico

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Inquesto ultimo scampolo di ferie agostane, l'Ufficio Regionale Scolastico è una fucina di assunzioni: si viaggia al ritmo di 300 nomine al giorno. L'obiettivo è completare la tornata delle 6.596 immissioni in ruolo previste nel Lazio (3207 insegnanti e 3389 amministrativi) entro il 31 agosto. Nella Capitale le cattedre assegnate saranno 2.506 (un terzo dei docenti assunti viene da fuori Roma, pendolari dalle province laziali e una buona fetta addirittura dalla Campania). Con questa infornata le cattedre vacanti saranno ufficialmente coperte. I nominati, al cinquanta per cento, provengono dal concorso del 1999-2000, l'altro cinquanta per cento dalla graduatoria permanente che s'aggiorna periodicamente. Si tratta, dunque, di insegnanti di ruolo con alle spalle parecchi anni di precariato. Non sono giovanissimi, di media trentacinquenni. Alcuni dei nominati, nel frattempo, hanno trovato altri posti di lavoro. E dovranno scegliere. Insomma tra tanti tagli la scuola sembra andare controcorrente.. «È sicuramente un momento positivo. A livello nazionale un'imbarcata d'assunzioni, tra quest'anno e l'anno prossimo circa sessantamila - dice Maria Rita De Santis, segretario regionale dello Snals-Confsal - Noi dello Snals siamo riusciti a ottenere dall'assessore regionale Sentinelli poi altri 200 organici di fatto. Davvero un buon risultato. Però non sono tutte rose. Negli anni precedenti è stato tagliato molto, e i posti vacanti che andranno coperti sono già stati ridotti. Inoltre si potranno verificare situazioni che intaccano la continuità. Alcune nomine riguardano distaccamenti con mansioni non didattiche. L'ufficio regionale lavora a ritmi pazzeschi. Possiamo dire che entro metà settembre saranno definiti pure gli organici di fatto». Molti degli assunti sono fuori sede... «Non è un fenomeno nuovo. Nelle ultime domande per entrare in graduatoria circa un 20% sono fuori regione. Anche perché Roma offre una tipologia più vasta di offerte». Resta insoluto il problema delle classi pollaio? «Effetto dei tagli però c'è anche da dire che a livello statistico il rapporto alunni/classi è nella media, cioè 27-28 alunni. Le eccezioni sono dovute al fatto che alcune scuole sono più gettonate di altre e, per risparmiare, non si creano nuove sezioni». Tra gli assunti, molti insegnanti di sostegno? «Una buona metà sono di sostegno. Ma sempre in numero insufficiente perché contemporaneamente cresce la domanda». Comunque si comincia bene? «Sì. L'importante è che gli enti locali preposti dalla legge 112 '98 a supporto dell'istituzione scolastica facciano la loro parte». Ma il concorso per i dirigenti scolastici non decolla? «È stato pubblicato ma i tempi si sono diluiti. E circa 200 scuole saranno senza dirigente. Del resto dall'anno prossimo si cambia per legge. Nessuna scuola sotto i 500 alunni potrà avere un titolare. Non ci saranno più scuole solo primarie o solo medie: dovranno fondersi in istituti comprensivi».

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