Sei in ospedale per colpa della conserva
Mezzogiorno di fuoco, ieri, a Zagarolo. Un'intera famiglia romana, che vive al Casilino, è rimasta ustionata mentre preparava la conserva di pomodoro nella casa di campagna di una conoscente. L'esplosione della bombola del gas, probabilmente finita a contatto troppo ravvicinato con il bruciatore dove i san marzano erano stati messi in ebollizione, ha fatto finire tutti i 4 componenti in prognosi riservata: il marito di 66 anni e la moglie di 61, ricoverati all'ospedale Sant'Eugenio, e i due figli, di 35 e 34 anni, al policlinico di Tor Vergata. Anche l'anziana nonna è rimasta ferita, ed è stata ricoverata al «San Giovanni evangelista» di Tivoli, ma fortunatamente per l'ottantanovenne zagarolese le ustioni si sono rivelate meno gravi. Come le condizioni delle ferite riportate dalla sua amica 74enne, trasportata con l'eliambulanza al policlinico Umberto I dalla sua abitazione di via Colle Villa, dov'è avvenuto l'incidente, e ricoverata. Lì, in quella seconda casa di campagna che fa angolo con via Colle Magnano, è rimasto indenne solo il proprietario, il 77enne che fortunatamente si trovava dall'altra parte del fabbricato al momento dell'esplosione. L'anziano era infatti rientrato nell'abitazione, lasciando gli altri sei intenti nella preparazione delle passate di pomodoro. I più giovani erano vicini ai fornelli, mentre le anziane stavano triturando i san marzano da imbottigliare. L'andirivieni per il passaggio di barattoli e bottiglie, però, deve aver inavvertitamente fatto avvicinare il bruciatore alla bombola del gas, proprio nell'ora in cui ieri le temperature hanno fatto toccare il picco massimo. Così il combinato disposto ad alta gradazione deve aver provocato una fessura verticale lungo la bombola, con la fuoriuscita di gas e la conseguente esplosione. I sei feriti hanno riportato ustioni soprattutto alle braccia e al viso. Ai vigili del fuoco e ai carabinieri delle stazioni di Zagarolo, subito accorsi dopo l'allarme, si è presentato uno spettacolo inquietante, anche se fortunatamente le numerose macchie rosse si è poi scoperto che erano di pomodoro. Ma le ustioni purtroppo sono autentiche: per i due casi più gravi è dovuto intervenire l'elicottero, oltre ad altre due ambulanze. La fiammata partita dalla bombola ha colpito soprattutto i più vicini al fornello, ma la taverna dov'è avvenuto lo scoppio non supera i trenta metri quadri. Fortunatamente non c'erano altri contenitori infiammabili nel locale e non vi sono abitazioni confinanti attorno. Lo scoppio è stato avvertito nitidamente in tutta la contrada rurale, scossa da una domenica bestiale che ha costretto i carabinieri della Compagnia di Palestrina a fare la spola fra quattro ospedali per una gita fuori porta della famiglia romana, d'origine zagarolese, finita con un botto e una fiammata che ha rischiato di avere conseguenze molto più drammatiche.