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Rom alla moda predoni del metrò

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Metropolitana bloccata a causa di un guasto

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Sono l'incubo dei turisti. Si aggirano tra le stazioni vicine alle aree monumentali della città in cerca della vittima di turno. Salgono e scendono alle fermate, mescolandosi alla folla. Sono i predoni delle metropolitane. I borseggiatori della Capitale. Ieri i carabinieri della compagnia Roma Centro hanno messo le manette a quattro di loro, sorpresi sui treni del metrò ad alleggerire le tasche di alcuni malcapitati. Uno è un nomade del campo rom di via Candoni. Il trentenne aveva sfilato duecento euro dalla tasca di un uomo quando stava per scendere alla fermata «Cavour». Gli altri tre arrestati sono ugualmente nomadi (di 14, 27 e 31 anni). Tre ladre dell'accampamento sulla Pontina, già note alle forze dell'ordine, pronte a fare fesso uno straniero. Tre degli ammanettati subiranno il rito direttissimo a piazzale Clodio e dovranno rispondere per furto aggravato. La quattrodicenne è stata, invece, riaccompagnata a casa e consegnata ai genitori. I casi di ieri sono solo l'ultimo tassello di un lungo lavoro svolto dall'Arma. Furti e borseggi, infatti, sono all'ordine del giorno in una città che ospita centinaia di migliaia di turisti a settimana. Dall'inizio dell'anno i carabinieri hanno effettuato più di 190 arresti per questi reati. A cui però bisogna aggiungere almeno altri 200 fermi di ragazzi ai quali non è stato possibile stringere le manette ai polsi. Sono i minori fino a 14 anni che, seppur fermati, vengono riconsegnati ai familiari e non processati. Non è un caso, dunque, se spesso i «criminali senior» mandano avanti i più piccoli. Ma quali sono le tecniche di borseggio? Il «mestiere» si tramanda. E necessita di un elemento fondamentale: una mano sensibile e lesta, molto lesta. Aiutata dalla confusione generata nelle folla. I borseggiatori, infatti, prediligono autobus e metropolitane. Ecco perché i militari hanno rinforzato negli ultimi anni la presenza sui mezzi pubblici, in abiti civili, creando delle vere squadre anti borseggio. Sempre meno sono gli italiani a infilare le mani nelle tasche altrui. Il borseggiatore numero uno, ormai, è il nomade. Non più in gonnellona, ma in jeans e maglietta alla moda. E sono sempre più difficili da riconoscere. La maggior parte dei furti avvengono alla stazione Termini, dove si concentra metropolitana e ferrovia. Difficilmente i criminali optano per l'aggressione fisica. Preferiscono approfittare della distrazione, soprattutto di anziani e turisti. Molti arresti dei carabinieri avvengono nei confronti dei «manolesta» che approfittano dello straniero incantato di fronte al Colosseo, in piazza San Pietro, a Fontana di Trevi e davanti alle altre meraviglie capitoline. E, mentre la vittima è in «trance», ecco il furtivo gesto. Il turista si gira. Ma non trova nessuno di sospetto intorno. Mentre un carabiniere in borghese sta già ammanettando l'ennesimo ladro.

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