La rabbia su Facebook «Bastardi, dovete morire»
.La rabbia. L'ultimo saluto. Facebook diventa il luogo del dolore. Dove i post s'intrecciano nelle pagine web dei 622 amici di Edoardo Sforna, il ragazzo assassinato a Morena. Chi lo conosceva meglio ha voluto aggiornare il proprio «profilo» con una foto che li ritrae assieme. Molti, però, hanno oscurato la bacheca per non mostrare il dolore a tutta la Rete. Anche la pagina Facebook di Edoardo è off limits, per chi non gli è, almeno virtualmente, amico. Qualcuno al posto di Edoardo ha anche sostituito la fotografia che lo immortalava con la fidanzata Elisa. C'è chi però ha deciso di raccontare le sensazioni di queste ore, scrivendole sulle pagine del social network. Clarissa, Antonio, Davide, Emilia appena apprendono della notizia hanno le forze per postare solo poche parole: «Non ci posso credere». Chi invece decide di urlare agli internauti tutta la rabbia è Luca. Scrive una nota e la fa girare tra i suoi contatti. Recita così: «Togliere la vita a un'altra persona credo sia la cosa peggiore su questo mondo di merda, come si fa ad andare avanti dicendo "io ho ammazzato un ragazzo di diciotto anni"... la gente che ha fatto tutto questo a Edoardo è la feccia, è lo schifo, sono quelle persone che devono soffrire ogni volta che respirano, in questi casi è inutile la galera non serve a niente, altro che 20 anni 30 anni l'ergastolo, può passare una vita ma Edoardo non lo riporta indietro nessuno... questa gente si merita solo la morte... ciao Edoardo... ci mancherai». E giù lacrime per chi legge. La morte ha lasciato tutti increduli. Su Facebook c'è anche un parente, Alessio, ritratto in divisa da vigile del fuoco sul suo profilo, che si sfoga: «Non posso credere che sia successo nella mia famiglia... no parole... :( :( ciao Edo». Un post seguito da una valanga di commenti, tra chi ancora si chiede cosa sia realmente successo a quanti fanno le condolianze: «Mi dispiace tanto», «Un abbraccio», «Dispiace tanto anche a me», «Ho sentito la notizia da poco, mi dispiace tanto». Il social network diventa così un muretto dove lasciare ogni messaggio. Alfonso, uno degli amici di Edoardo, azzarda anche una proposta: «Un minuto di silenzio per ricordare Edoardo in tutte le scuole alla ripresa dell'anno scolastico e stanotte una candella accesa in tutte le case di coloro che lo hanno conosciuto e gli hanno voluto bene!!!».