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Il Garante della Privacy in difesa dell'infermiera malata

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Unatto che fa seguito alla richiesta di maggiore privacy da parte del presidente del Collegio Ipasvi Roma, Gennaro Rocco. «È ingiusto colpevolizzare l'infermiera del nido del Gemelli malata di tubercolosi», per la vicenda che coinvolge 1271 bambini sottoposti a test di accertamento contro il rischio contagio. «La collega, da quanto è stato fino ad ora accertato, era inconsapevole di avere la tbc, era vaccinata e si era fatta visitare per la sua tosse», ha ricordato Rocco che esprime «tutta la solidarietà della categoria alla donna per la malattia e il dispiacere per il fatto che possa essere stata, seppure inconsapevole, veicolo di infezione. Con tutto il peso psicologico che ne deriva». Il rappresentante degli infermieri della Capitale sottolinea che «il rischio di infettarsi è proprio del nostro mestiere. Come lo è quello di poter, in alcuni casi, essere veicolo di trasmissione di infezione. L'importante è fare tutto ciò che si deve per prevenire questi incidenti. E questo, a quanto sappiamo, è stato fatto. Ci sono inchieste in corso che chiariranno i fatti e noi ne valuteremo gli esiti».

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