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Suicida l'artista che analizzava il linguaggio

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NellaCapitale la sua prima personale ha come temi la dottrina dei Rosacroce, i riti alchemici e le filosofie esoteriche, incentrati sul mistero della Sfinge, sul mito di Edipo e sulla figura di Duchamp. Temi, come l'altro della massoneria, che torneranno spesso nella sua attigità. Nel 1976 presenta alla Biennale di Venezia l'opera Theatrum, anticipatrice di una ricerca che si protrarrà lungo tutto il corso della sua carriera artistica. Il suo metodo consiste nell'appropriarsi di elementi desunti da altri artisti e dalla storia dell'arte, reinventandoli: crea mediante la citazione, mettendo sotto analisi non il mondo, ma il linguaggio.

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