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Due bambini nati a luglio al Policlinico Agostino Gemelli sono risultati positivi ai test sulla tubercolosi

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Lefamiglie sono state immediatamente contattate e già questa mattina si recheranno di nuovo nell'ambulatorio del Policlinico per ulteriori controlli a cui farà seguito la profilassi prevista dall'unità di crisi coordinata da Asl Roma E e Regione Lazio. La positività del test non significa il contagio della malattia, ma l'avvenuto contatto con il bacillo della tubercolosi. Quelli comunicati ieri sono i primi due casi accertati dagli esami iniziati giovedì scorso al Policlinico. Un terzo caso è ancora in dubbio. Riguarda la bambina Serena, nata al Gemelli il 22 marzo e ricoverata dal 15 luglio al Bambino Gesù con la tbc. Non è possibile, finché non saranno effettuati esami più accurati, stabilire se la piccola è stata contagiata dall'infermiera che ha scatenato il caso. La vicenda, infatti, è ormai nota alle cronache. Il 27 luglio scorso un'operatrice sanitaria del reparto Neonatologia del Policlinico si è fatta visitare al pronto soccorso. I medici le hanno diagnosticato la tubercolosi. Subito è scattata la costituzione di un'unità di crisi che comprende Regione, Asl RmE, Asl RmF, Asp Laziosanità, il Gemelli, il Bambino Gesù e lo Spallanzani (da ieri anche il San Camillo). I tecnici hanno così valutato di dover controllare lo stato di salute di 1271 nati dal primo marzo a luglio: sono questi i mesi in cui l'infermiera ha lavorato nella struttura e potrebbe aver infettato i piccoli. Così, dopo aver avvertito i genitori, da giovedì scorso si effettuano ogni giorno circa 25 test sui bimbi a rischio. Dagli esami di venersì scorso, però, sono emersi i primi due risultati positivi. Notizia comunicata a margine dell'ultima riunione dell'unità di crisi che si è svolta ieri sera alla presenza di Renata Polverini: «Non significa che sono malati - ha precisato la governatrice -, le famiglie sono state informate e questo è molto importante, perché significa che i bambini i cui genitori non sono stati contattati non risultano positivi». Nella riunione, inoltre, le parti hanno concordato che entro il 31 agosto tutti i bambini a rischio tubercolosi dovranno effettuare i test. Inizialmente il tempo necessario era stato stabilito in tre mesi e l'accelerazione è stata data valutando l'apprensione delle famiglie e per sciogliere il caso il prima possibile. Per poter liquidare tutti i test entro agosto andranno a supporto del Gemelli l'ospedale Spallanzani, il San Camillo (solo per le visite pediatriche) e il Bambino Gesù.

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