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Identificato lo "stalker" del 113

Polizia in azione

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Era diventato il tormento della sala operativa della Questura di Roma. Continue chiamate al 113, il più delle volte senza dire mai nulla. Altre volte lanciando insulti. Nell'ultimo mese, da quando era entrato in azione, aveva collezionato duemila telefonate, spesso disturbando i funzionari impegnati a contattare le volanti e a coordinare gli interventi per garantire la sicurezza nella Capitale.  Oggi lo "stalker" del 113 è stato identificato e a darne notizia è stato lo stesso questore di Roma Francesco Tagliente, durante la visita fatta dal vicesindaco della Capitale Sveva Belviso alla sala operativa della Questura. Solo questa mattina il disturbatore aveva già composto 200 volte il numero del 113 e agli agenti che poi lo hanno identificato si è limitato a dire di aver chiamato perché aveva dei problemi. TEMPO PREZIOSO "Per favorire una sempre maggiore accessibilità al 113 - ha detto il questore - cerchiamo anche di liberarci dei disturbatori, cioè quelli che chiamano togliendo spazio alle vere emergenze. Grazie ai nostri monitoraggi - ha proseguito - abbiamo scoperto che nell'ultimo mese un signore con una scheda prepagata ha telefonato circa duemila volte al 113. Non diceva nulla: chiamava e poi riattaccava. Lo abbiamo identificato e ora spiegherà al commissariato di Ostia i motivi delle sue chiamate".   INSULTI DAL TELEFONINO Il disturbatore, a quanto si è appreso successivamente, è un italiano di 45 anni residente a Ostia, sul litorale romano, e sarebbe stato denunciato per procurato allarme e interruzione di pubblico servizio. Effettuava le chiamate con un telefonino, e a quanto sembra, a volte, insultava gli operatori del 113.  È stato rintracciato questa mattina vicino casa sua. Della vicenda sarà informato anche il Centro di igiene mentale.  Nonostante i "disturbatori", però, negli ultimi 12 mesi i tempi di risposta del 113 si sono abbassati: si è scesi da una media di 40,57 secondi a una media di 15,70 secondi.  

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