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Finto carabiniere arrestato da veri poliziotti

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Dopoaver esibito un falso tesserino, dichiarando di dover verificare se fossero in possesso di stupefacenti, si è fatto consegnare da entrambi i documenti, il denaro contante contenuto nei portafogli e il cellulare della ragazza ed è poi fuggito a grande velocità su un'auto. Nella fuga ha persino provato ad investire uno dei ragazzi, che aveva tentato di recuperare il bottino. Il finto carabiniere ha avuto, però, una breve carriera. Le vittime, fratello e sorella di 23 e 17 anni, con un altro telefonino rimasto in loro possesso, hanno chiamato il 113. Inviati dalla sala operativa della questura, in breve tempo sono giunti sul posto poliziotti veri, ai quali i due giovani hanno denunciato l'accaduto, fornendo una descrizione del malvivente. Avvalendosi anche delle testimonianze rese da alcuni cllienti che avevano assistito alla scena, gli investigatori hanno raccolto dettagli preziosi per l'identificazione del malvivente. Un passante ha notato un tatuaggio sul braccio dell'uomo ed è anche riuscito a rilevare alcuni numeri della targa dell'auto. Dopo riscontri e verifiche negli schedari del commissariato Romanina, i poliziotti sono riusciti a tracciare un identikit del responsabile, rintracciato ed arrestato dopo qualche ora dagli agenti dei commissariati Tuscolano e Romanina. M.G.G., 31enne, conosciuto con il soprannome di «Gianni il frascatano», è stato svegliato in piena notte nella sua abitazione di Frascati. Ha ammesso le proprie responsabilità e, nella sua macchina, c'era il cellulare della giovane.

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