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Ogni 24 ore 44 sequestri

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E333 sono le persone segnalate all'autorità giudiziaria dalla guardia di finanza. Nel Lazio ogni giorno le Fiamme Gialle effettuano 44 operazioni contro l'abusivismo commerciale che in estate, ovviamente, hanno come palcoscenico arenili, lungomare e porti turistici. Dal Circeo a Santa Marinella, da Ostia a Fiumicino, Anzio e Nettuno. Non c'è fazzoletto di costa che non conosca la piaga dei vu' cumprà. «La crescita è esponenziale, soprattutto in questi ultimi anni», spiega la guardia di finanza. «L'industria del falso miinaccia seriamente il tessuto socio-economico del nostro Paese. Ma è un fenomeno che non può essere contrastato solo all'interno dei confini italiani perché, soprattutto nell'attuale quadro di globalizzazione economica, ha assunto una dimensione transnazionale tale da richiedere sempre più spesso soluzioni di profilo ben più ampio e condiviso in chiave comunitaria e internazionale». A partire dal 2003 le Fiamme Gialle hanno ritirato dal mercato 760 milioni di mercanzie contraffatte, non conformi agli standard europei o, addirittura, pericolose per la salute, proprio come i materassini gonfiabili per bambini colorati con vernici tossiche e venduti a prezzi stracciati a Santa Severa, Maccarese, Passoscuro e Tor San Lorenzo. La media nazionale dei sequestri si è stabilizzata costantemente sui cento milioni di pezzi all'anno. Negli ultimi due anni, la Finanza ha portato a termine più di trentaduemila interventi in materia di contraffazione: in pratica 1.300 operazioni al mese, 44 al giorno domeniche comprese. Anzi, proprio nei giorni festivi, quando è maggiore l'afflusso di turisti, si registra un più elevato numero di sequestri. Il ministero dello Sviluppo economico ha stimato il valore della merce falsificata sequestrata dalle Fiamme Gialle tra il 2008 e il 2009 in due miliardi di euro: ciò significa che in ogni singolo intervento vengono sottratti al giro d'affari illegale ben 70mila euro. L'attacco alla filiera illecita della contraffazione, sottolineano i finanzieri, «non si ferma all'ultimo anello della catena, che è quello della vendita: nel 2010 sono stati messi i sigilli a 308 laboratori clandestini di prodotti contraffatti e 1.349 sono i siti di stoccaggio (depositi, capannoni, magazzini) sottoposti a sequestro». Nei primi sette mesi di quest'anno il numero dei falsi intercettati ammonta a 68 milioni di pezzi, 6.500 le persone denunciate e 197 quelle arrestate. I settori merceologici più colpiti sono quello della moda e dei beni di consumo. La contraffazione non risparmia più nessun tipo di prodotto: non solo abiti e scarpe di fascia commerciale medio-alta, ma anche cosmetici, prodotti per la casa, cancelleria e materiali per la casa, utensili, pezzi di ricambio per cellulari.

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