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«Farò tornare in vita il Principato di Antiochia»

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Controla scure della riforma dei municipi sotto i mille abitanti, infatti, nel piccolo borgo della Valle dell'Aniene sono pronti a mostrare le scimitarre dei loro antenati saraceni, da cui hanno mutuato il nome dopo la ritirata araba sui Monti Ruffi per la sconfitta subita da Giovanni X. «Siamo un'enclave semitica nel centro del Lazio, solo per questo dovrebbero preservarci dall'estinzione», dice il sindaco Marco Orsola, che si appella al presidente Berlusconi: «Io sono del Pdl, ma perseverare in questo errore sarebbe diabolico». E anche Orsola, come il suo collega ciociaro di Filettino, è pronto a riesumare un altro antico Principato. «Sì, noi abbiamo quello d'Antiochia, cui appartennero anche i castelli di Anticoli Corrado e Sambuci, altri due Comuni a rischio coi quali si potrebbe far fronte comune», scherza il sindaco. Nel piccolo borgo, dove il cantautore Mimmo Locasciulli ha aperto una sala di registrazione nella quale incide i suoi dischi anche Francesco De Gregori, il sindaco si dice pronto «ad incentivare il trasferimento di giovani coppie grazie ad un progetto di housing sociale». «Con l'Unione dei Comuni del Giovenzano realizzeremo una scuola intercomunale tra Cerreto e Pisoniano finanziata dalla Regione con 2 milioni e mezzo di euro». Ma c'è anche l'Università di Tor Vergata ad aver «stilato la progettazione integrata "Terre benedettine" per 5 milioni insieme a 105 partner privati che vogliono investire qui. E stiamo lavorando al preliminare per un parco eolico. Insomma- conclude Orsola - siamo una realtà minuscola ma viva, non ci possono cancellare per decreto».Ant. Sbr.

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