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Emergenza casa

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Eppurementre si parla di nuovi tagli e sacrifici in pochi riflettono su chi vive il dramma più grave, quello di non avere casa. L'emergenza abitativa rischia non solo di rimanere nello stallo ma di aggravarsi ulteriormente. A tenere alta l'attenzione i consiglieri capitolini de La Destra, Francesco Storace e Dario Rossin che proprio ieri hanno presentato un'interrogazione al sindaco e all'assessore alle Politiche abitative, Alfredo Antoniozzi «per conoscere quali siano i tempi reali di emanazione del bando per l'assegnazione di alloggi popolari e per sapere come intendano fronteggiare l'emergenza abitativa della capitale, considerato che la forte crisi economica sta portando in emergenza abitativa anche persone appartenenti ai ceti medio-bassi dell'attuale società». Una domanda alla quale urge rispondere soprattutto in base al cronoprogramma dettato dal Campidoglio ma che, secondo i consiglieri, non sarebbe stato rispettato. «La giunta Alemanno - dichiarano Storace e Rossin - a dicembre 2009 decideva di chiudere la graduatoria pubblica per l'assegnazione degli alloggi popolari, con l'eccezione di quei nuclei familiari a cui erano stati assegnati 10 punti con la promessa di ripubblicare per gennaio 2010 un nuovo bando basato su nuovi criteri per l'assegnazione del punteggio. A distanza di oltre un anno e mezzo dalla chiusura della graduatoria e nonostante i nuovi annunci sull'imminente pubblicazione del Bando (l'ultimo previsto entro giugno), 40 mila famiglie romane ancora aspettano di poter presentare la propria domanda per la richiesta di un alloggio popolare e di poter certificare, così, la propria situazione di disagio sociale». Sus. Nov.

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