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Anziani mai soli ad agosto

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Roma Capitale ha attivato il numero Pronto Nonno per non lasciare soli gli anziani ad agosto

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«Scusi, ma la sua mamma nel sughetto del pollo coi peperoni ci mette l'aglio o la cipolla?». Anche domande sul piatto principe della tavola ferragostana dei romani al numero di Pronto Nonno, una linea gettonatissima. È la prova che chi è avanti con l'età non si preoccupa solo delle ondate di calore. Noia e solitudine sono i nemici micidiali degli anziani abbandonati a Ferragosto soli in città. E una telefonata li salva. L'ancora di salvezza rimane sempre la cornetta, magari il cellulare, per i nonnini più tecnologici. Telefoni bollenti quelli del centralino di «Pronto Nonno», la linea verde (800.147.741) dedicata agli anziani della capitale che agisce in sinergia con la Casa del Volontariato. In questa estate giunta all'apice sono state 250 le chiamate ricevute in media ogni giorno da parte di chi è rimasto solo in città, che ha alle spalle dalle 65 primavere in su. Cosa chiedono i nonni romani al «Pronto nonno»? Vogliono sapere soprattutto cosa offre la città, non più deserta come ai vecchi tempi: «Il 50% delle chiamate riguarda la richiesta di informazioni sulle iniziative di socializzazione, culturali e ricreative organizzate da Roma Capitale, sulle Oasi Estive – informano dall'assessorato capitolino alle politiche sociali e promozione della salute – Sono state 5 mila le chiamate ricevute a luglio e 1600 nei primi dieci giorni d'agosto. Il picco è stato raggiunto il 2 agosto con 300 chiamate giornaliere». Ma tante sono le domande fatte solo per avere un po' di compagnia. Lo raccontano dalla segreteria della Cooperativa Pegaso. «Vittorio, 88 anni, del quartiere Quarticciolo, ci chiamava quasi tutti i giorni con la scusa di sapere l''orario esatto, dato che il suo orologio si era rotto, per chiacchierare del più e del meno con i nostri operatori» conferma Giovanni, uno degli operatore di Pegaso. Gli operatori di «Pronto nonno» sono collegati ad un nucleo sanitario della Croce Rossa Italiana, che una volta valutata la necessità dell'anziano, lo accompagnano nelle strutture diagnostiche dedicate messe a disposizione dalle Asl di riferimento. Ma molti chiamano anche solo per un consiglio. «Giorgio, 75 anni, del quartiere Boccea, diabetico, ci ha chiamato perché gli avevano regalato un'anguria intera e voleva sapere se, dato il diabete, poteva mangiarsela. Lo abbiamo messo in contatto con un medico dello staff sanitario della Croce Rossa per un parere» continua a raccontare Giovanni. Il 20% delle telefonate riguarda invece l'assistenza sanitaria, nel senso più stretto, come il trasporto per gli infermi, interventi di soccorso di emergenza, parere medico e trasporto in ambulanza, sopporto psicologico, consegna di farmaci a domicilio. Nel 24% dei casi i nonni hanno chiamato per un tipo di assistenza definita leggera, dove la solitudine è il filo rosso che collega le esigenze più svariate come farsi accompagnare in qualche luogo, richiedere compagnia in casa, il disbrigo di pratiche, la consegna della spesa a casa, assistenza legale. Segue un restante 5% di richieste di informazioni di varia natura, come i servizi previsti dal Piano Caldo dell'amministrazione capitolina, esigenze di tipo economico per conoscere agevolazioni e contributi economici per la terza età forniti dall'amministrazione capitolina, interventi di emergenza sociale. Un telefono amico, quello di Pronto Nonno, che permette all'anziano interlocutore di parlare con un «consulente sociale» personale che lo aiuta per tutte le necessità. E a Ferragosto gli anziani soli potranno lasciare le quattro mura per rifugiarsi nei 145 centri anziani che rimarranno tutti aperti. E ci sono anche aiuti materiali, per i nonni indigenti. «La signora Filomena, 74 anni, del quartiere Cinecittà, vive da sola, non ha parenti che abitano in città. La sua unica fonte di reddito è la pensione sociale - racconta ancora Giovanni di Pegaso - . Ci ha detto che è in forte difficoltà perché con la pensione non riesce mai ad arrivare alla fine del mese. Le spese sono tante, soprattutto per le bollette, e spesso non ha nemmeno i soldi per comprare da mangiare. A volte la aiuta una sua vicina ma anche lei ha solo la pensione e non può provvedere più di tanto. Per la signora ci siamo attivati, in collaborazione con una cooperativa sociale del territorio, per la distribuzione di pacchi con generi alimentari che verranno consegnati direttamente a casa dell'anziana». Serrande alzate anche per 340 farmacie, ovvero la metà di quelle che operano in città. E anche qui tanti aiuti. Per chi non è più autonomo ci pensa l'associazione del progetto «Angeli di Roma». E non solo per portare le medicine a casa. Persino a dare una mano nelle faccende domestiche. La signora Anna, 88 anni, del quartiere Tuscolano, per esempio è completamente cieca e fa fatica a camminare. Vive con il fratello che però al momento è ricoverato in ospedale e non ha altri parenti che la assistano. Ha chiamato Pronto Nonno perché ha bisogno di qualcuno che la aiuti almeno finchè il fratello non si sarà rimesso. A questo proposito «Pronto Nonno» sta realizzando un intervento di assistenza in collaborazione con un'associazione del progetto "Angeli di Roma" che con i suoi volontari provvede non solo a fare compagnia alla signora ma a darle una mano nel disbrigo delle faccende domestiche. L'appuntamento clou per le pantere grigie è la sera del 15 agosto al laghetto dell'Eur dove per il terzo anno consecutivo si svolge l'edizione «Nonni d'estate». 2.000 i nonni che parteciperanno, finora prenotatisi tramite i centri anziani. La serata inizierà alle ore 19.30, con cena a base di pesce e poi concerto di Edoardo Vianello, per finire con una fantasmagorica cascata di fuochi d'artificio.

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