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In trattoria per la festa dell'Assunta

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Peri palati di quel milione e oltre di turisti e di quei romani, in aumento, a cui la crisi ha taglieggiato le vacanze, non manca comunque la scelta dei ristoranti che hanno deciso di aprire. Tavoli imbanditi anche in circa una decina di ristoranti nei pressi del Vaticano, nel XVII municipio e in cinque locali aperti nel II Municipio. Trattorie e pub garantiti anche nelle zone della movida, da Ostiense a San Lorenzo. «Anche quest'anno le aziende aderenti a Federdistribuzione si sono assunte l'impegno di garantire l'apertura degli esercizi nei periodi in cui storicamente la città è meno popolata – dichiara Giovanni Cobolli Gigli, Presidente di Federdistribuzione – per continuare ad assicurare un servizio vitale e per migliorare la vita delle persone che rimangono in città. Le aperture durante i mesi estivi hanno assunto, ormai, un carattere di servizio sociale». Per la Fiepet-Confesercenti prenotazioni assicurate per il pranzo o la cena del 15, tanto che un centinaio di ristoranti, hanno assicurato l'apertura. Da «Celestina ai Parioli» la scelta spazia fra piatti di terra e di mare, cucina romana come i classici rigatoni alla carboranara e bucatini all'amatriciana ma anche gnocchi ai calamari, gamberi e zucchine. Assicurano che i prezzi sono ribassati del 5% rispetto allo scorso anno. I primi costano dai 10 ai 13 euro, i secondi partono dai 14 per arrivare ai 20 euro con le scaloppine alla griglia, un secondo piatto di pesce va da un minimo di 17 euro ad un massimo di 38 euro per la spigola. Fra la clientela, oltre ad ambasciatori e turisti, c'è anche un 40% di romani. C'è ancora disponibilità di tavoli un po' ovunque. Al «Ciopa Blu» all'Eur pranzo di Ferragosto a 30 euro . Ai «Tre scalini» con vista sulla celebre piazza Navona, il menù è alla carta e si può arrivare a spendere 50 euro, prezzi invariati rispetto allo scorso anno ma il fatturato è in calo del 20%, lamentano. All'«Osteria Der Belli» molto richiesti i piatti di mare, le specialità sarde ma anche romane. L'allarme caro prezzi per Ferragosto lo lancia invece l'Adoc, secondo cui «solo il 17% opterà per il ristorante, dove anche quest'anno registriamo aumenti per il pranzo di Ferragosto, in media dell'1% – dichiara Carlo Pileri, Presidente dell'Adoc - Ma è possibile pagare anche oltre 70 euro per un classico menu di pesce».

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