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Ucciso davanti alla moglie e al figlio

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rapina con omicidio a un distributore di benzina sulla via Aurelia, all'altezza di Cerenova

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Termina in tragedia una rapina ai danni di un distributore di benzina al chilometro 43,4 della via Aurelia. Sul litorale romano, alle porte di Cerenova, vicino a Ladispoli, un uomo di 62 anni titolare della pompa di benzina teatro della rapina è morto mentre il fratello è rimasto ferito. I due rapinatori, probabilmente italiani, sono giunti al distributore a bordo di una moto, con i volti coperti dai caschi. I due malviventi hanno colpito i due fratelli con diversi colpi di arma da fuoco. Le due vittime sono state immediatamente soccorse. Il 62enne, ferito alla testa, è morto poco dopo il suo arrivo al Policlinico Gemelli; il fratello, ferito ad una spalla, è attualmente ricoverato al "San Camillo" di Roma.   La vittima si chiamava Mario Cuomo e proprio oggi aveva compiuto 62 anni. I carabinieri stanno ascoltando alcuni testimoni che hanno assistito alla rapina. Stando a quanto riferito, i due uomini sono riusciti a portare via soldi. Ma mentre scappavano, in seguito alla reazione della vittima e di suo fratello, hanno esploso colpi di pistola. "Mario era lì per terra, con tanto sangue intorno alla testa. Carlo invece aveva ancora gli occhi aperti. La moglie di Mario si disperava, c'era anche il figlio Alessandro, che lavora con loro. I carabinieri e l'ambulanza ancora non erano arrivati". È la scena che si è presentata davanti alla titolare del ristorante cinese Oceano d'Oro, che si trova accanto al distributore. Wang Ling si trovava in magazzino quando c'è stata la sparatoria - racconta in un italiano stentato - una cliente ha urlato perché aveva sentito i colpi di pistola e forse anche visto i rapinatori scappare. Wang si è precipitata fuori e a pochi metri, davanti alle pompe di benzina, c'era il corpo di Mario Cuomo. La vittima della rapina era anche il proprietario dei locali che ospitano il ristorante cinese, ha detto la donna. "Mario veniva tutti i giorni qui e anche Angela, la moglie, la conosciamo bene", racconta Wang, ancora molto scossa. Danno la caccia a due italiani, i carabinieri della stazione di Ladispoli e del comando provinciale di Civitavecchia che stanno cercando di ricostruire la dinamica dell'omicidio. Per capire come si sono mossi i due rapinatori i militari stanno ascoltando tutti quelli che si trovavano nelle vicinanze al momento della rapina. Intorno alle 14 sono arrivati i due rapinatori in scooter e con i caschi integrali e hanno minacciati con una pistola i due che hanno rifiutato di consegnare l'incasso. Uno dei rapinatori ha sparato prima a Giancarlo, ferendolo ad una spalla, poi a Mario, colpito alla testa e morto poco dopo in ospedale. Negli uffici c'era anche Alessandro, 35 anni, figlio di Mario, che è riuscito a fuggire e a nascondersi. "Erano esasperati, avevano già subito altre due o tre rapine. L'ultima lo scorso inverno a febbraio", fanno sapere gli amici dei due fratelli. "Erano due brave persone, non hanno mai fatto del male a nessuno ma erano esasperati dalle continue rapine che avvengono in zona - spiegano ancora gli amici -. Mario, il benzinaio ucciso, ha due figli: uno lavora con lui e l'altro in un negozio di tabacchi vicino al distributore".  La pompa di benzina dove è avvenuta la rapina si trova al chilometro 44 della via Aurelia in una zona che ha alle spalle un centro residenziale, del verde e alcuni negozietti. Mario e Giancarlo, i due fratelli, erano soci e da anni e gestivano il distributore di benzina.  

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