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Nuovi centri commerciali Arriva lo stop

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Learee destinate dal Piano regolatore generale alla grande distribuzione potrebbero essere riconvertite, con il nuovo Piano del commercio, ad altre funzioni tra cui quella di ospitare insediamenti produttivi, uffici e forse anche abitazioni. Per la gioia delle associazioni dei commercianti che chiedono da tempo e a gran voce lo stop di nuovi centri commerciali, considerati i nemici numero uno degli esercizi al dettaglio. Se ne è parlato all'ultimo workshop programmato dall'assessore al commercio Davide Bordoni che ha dato il via a una serie di incontri proprio con le associazioni di categoria, dopo la presentazione qualche settimana fa delle linee guida del Piano del commercio. L'obiettivo dell'assessorato resta quello di approvare il piano tra la fine di settembre e i primi di ottobre. Ma tra gli scogli da superare c'è quello dei cosiddetti articoli 11, programmi di recupero urbano approvati nel 2005 dalla giunta Veltroni per riqualificare la periferia, che prevedono tra l'altro anche la costruzione di nuovi centri, e sui quali diverse associazioni di categoria hanno posto una sorta di veto. Tra queste c'è la Confesercenti con il presidente Valter Giammaria «non disposto a far passare più alcuna ipotesi di costruzione di grandi strutture commerciali» perché, dice, «Roma è satura», ma anche Federstrade-Cna che ha chiesto esplicitamente a Bordoni «la riconversione di queste aree destinate alla grande distribuzione in insediamenti produttivi e di servizi». Secondo i commercianti, infatti, la necessità di ridare equilibrio al commercio capitolino dopo anni di deregulation, che ha portato alla nascita incontrollata di decine di grandi superfici commerciali a scapito delle piccole, passa anche per questa ipotesi di riconversione. Richiesta sulla quale l'assessore ora ha promesso una seria riflessione. Altro punto sul quale si sta attualmente discutendo è la valorizzazione di parti del territorio capitolino attraverso la nascita di centri commerciali naturali, una forma di commercio in realtà mai decollata a Roma. Commercianti e assessore sono d'accordo sul fatto che il rilancio degli esercizi tradizionali passi anche da qui. Il problema è capire perché questa forma di commercio non abbia avuto gli effetti desiderati e come evitare che ciò si ripeta anche in futuro. Intanto, però, il nuovo Piano ne prevede la nascita e la locazione in periferia come nelle zone più centrali, nel numero di alcune decine.

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