In cella per l'esecuzione fallita
Piramide A marzo tentarono di uccidere un ragazzo ma la pistola s'inceppò
.E hanno premuto il grilletto. Ma l'arma si è inceppata. Allora hanno «rimediato» sparandogli a una gamba. I fatti risalgono a marzo. Ma solo ieri è stata eseguita l'ordinanza di custodia cautelare in carcere per quattro dei sei presunti responsabili del pestaggio e del tentato omicidio nei confronti di due ragazzi. I due, residenti nella zona di Dragoncello, a Ostia, non avevano saldato il debito dei due chili di hashish acquistati sempre a Ostia nel dicembre 2010. Il 19 febbraio il sequestro e il pestaggio di uno dei due a Ostia Lido, il 25 dello stesso mese la rapina e l'estorsione di 1.500 euro come parziale estinzione del debito in zona Dragoncello, fino al tentativo di omicidio dell'altro nella notte tra l'8 e il 9 marzo. Il giovane «debitore» era stato sequestrato mentre si trovava nella discoteca «Marylin» di via Libetta e poi trasportato in auto a Fiumicino e ricondotto, infine, alla Piramide. Un primo colpo alla testa non andato a buon fine per inceppamento della pistola, quindi i malviventi hanno «risolto» con un secondo alla coscia sinistra. Le indagini hanno condotto all'identificazione dei sei, tutti residenti a Ostia Lido. Il capo della banda detto «er barboncino», 33 anni, avrebbe venduto la partita di droga alle due vittime e commissionato sequestro, pestaggio e omicidio. Ad eseguirli sarebbe stato, invece, «er malavita», ventiduenne già agli arresti domiciliari per tentato omicidio nei confronti di una guardia giurata. Sarebbero, inoltre, tre uomini e una donna gli altri componenti della banda che hanno partecipato, a vario titolo, alle «rappresaglie». Gli uomini sono stati individuati attraverso l'esame del traffico telefonico della vittima, grazie al quale è stato ricostruito il tragitto dell'auto. In corso le indagini per chiarire l'identità dell'altra coppia ritenuta responsabile del reato di tentato omicidio.