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«La norma sulle ville a schiera serve ad aiutare le famiglie»

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MarcoDi Stefano, consigliere regionale Pd, è categorico: «Io e il gruppo Pd siamo contrari a questo Piano Casa, così come è stato impostato e presentato dalla Giunta Polverini, e sin da subito ho lottato, e continuo a lottare, contro la sua approvazione, perché fa gli interessi di pochi e non si preoccupa delle esigenze di chi nelle case ci abita». Ciò posto, secondo Di Stefano è «più che giusto cercare di correggere, laddove possibile, questa impostazione originaria sbagliata e far sì che almeno qualche norma possa essere utile ai cittadini e alle famiglie». Proprio per questo - spiega Di Stefano - «ho sostenuto e portato avanti l'emendamento proposto dal gruppo del Pd lunedì sera che è stato poi approvato dall'aula che permette a chi abita in villette plurifamiliari (le case a schiera), nelle periferie di Roma e negli altri Comuni, di far diventare abitabile una parte dei locali tecnici già esistenti, come lavatoi o sale hobby, che purtroppo troppo spesso sono stati già venduti a caro prezzo dai costruttori come se fossero locali dotati di abitabilità. Con questo emendamento una famiglia che ha avuto un figlio o che ne ha avuto un secondo non si dovrà per forza sobbarcare nuovi debiti per comprarsi una nuova casa ma potrà recuperare 12-13 metri quadrati con una spesa infinitamente minore. Chi dice che questa norma favorisce i costruttori ha torto o non sa di cosa parla». Per Di Stefano «abbiamo risposto a un bisogno reale della gente e con altri consiglieri Pd a settembre andremo a spiegare con orgoglio alla gente nei Municipi e nei Comuni che grazie al Pd questo non sarà solo il Piano Casa dei soliti noti ma anche, almeno un po', il Piano Casa della gente comune».

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