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Le pistole arrivano in spiaggia

Una volante della polizia

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La festa in spiaggia, tutta la notte. La carne alla brace, la musica e l'alcol: fiumi di whisky e birra movimentano gli animi scatenando la lite prima e la rissa poi, degenerata in un vero e proprio far west. Quattro colpi di pistola, sparati da un motorino in corsa, e all'alba una rimpatriata di filippini e romeni sulla spiaggia che confina con il porto turistico di Ostia, sul lungomare Duca degli Abruzzi, finisce a revolverate. È il sesto fatto di sangue che sporca un mese e mezzo di estate lidense. L'ennesima aggressione, finita stavolta con due persone ricoverate al San Camillo di Roma per ferite da arma da fuoco. I fatti quando mancano pochi minuti alle 4. Una telefonata alla centrale operativa della polizia segnala una rissa in spiaggia tra stranieri: filippini e romeni «piuttosto su di giri». I primi sono facce note, venditori di chincaglierie sul lungomare, per lo più senza fissa dimora, spesso accampati in spiaggia di notte. Gli altri, che i testimoni hanno detto di aver sentito gridare in un italiano discreto, sono operai e nullafacenti tutti residenti sul territorio. All'arrivo della volante, non lontano da piazza Gasparri, in zona ponente, la situazione sembra però essersi calmata. Qualcuno del gruppo pare aver lasciato addirittura la spiaggia. Nessuno tra quelli rimasti intorno al barbecue si mostra collaborativo con gli agenti: in molti fingono di non capire l'italiano. I poliziotti se ne vanno ma passano neanche due ore e alle 5,41 un altro residente chiama il 113. «Correte, stanno sparando». Un uomo, un romeno secondo quanto si sono limitati poi a dire i due feriti agli investigatori, torna sul lungomare in sella a uno scooter di colore scuro: il casco integrale a coprire il viso, esplode quattro colpi contro il gruppo ancora in spiaggia ferendo un 36enne e un 45enne, entrambi filippini. Il primo cade a terra con un proiettile conficcato in una gamba, l'altro è stato colpito di striscio a un dito e se la caverà in pochi giorni. Sentiti dagli agenti del commissariato Lido, non hanno saputo né voluto, forse, dare indizi utili ad identificare l'uomo in motorino.

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